Lavoro: Cgil e Flai tutelano gli agricoltori
“Nei giorni scorsi vi è stato il maldestro tentativo da parte di alcuni, di coinvolgere la Cgil in dibattiti attraverso la stampa sulla delicata questione delle cooperative senza terra.” È quanto rendono noto le Segreterie di Cgil Camera del Lavoro Territoriale e di Flai Cgil Federazione Territoriale del Pollino, della Sibaritide e del Tirreno Castrovillari.
“Tutti sono a conoscenza che negli anni scorsi vi è stata un’operazione denominata “senza terra” e condotta egregiamente dalla magistratura inquirente, tesa a sgominare una organizzazione criminale dedita allo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori e ed operare , attraverso la complicità di patronati autonomi, studi commerciali e politici compiacenti che rappresentano i veri organizzatori e responsabili dei gravi danni procurati ai lavoratori agricoli che effettivamente hanno prestato la propria opera nei campi, soprattutto nel periodo della raccolta, pregiudicando l’erogazione delle prestazioni previdenziali ed assistenziali ai lavoratori ed alle lavoratrici avventizie.
Una cosa sia chiara a tutti, - proseguono Cgil e Flai - soggetti politici, istituzionali, sindacali e datoriali: La Cgil e la Flai non discutono con i caporali ma li combattono, ora per ora, campo per campo. Coloro che sfruttano il termine nobile della cooperazione ed invece fanno di mestiere i caporali ammassando la mattina nei furgoni i lavoratori agricoli, i migranti, sfruttati e sottopagati, non centrano nulla con le storiche cooperative proletarie che nascevano spontaneamente dai braccianti agricoli per le conquiste di libertà e per conquistare le terre, i diritti, per il pane e per un lavoro ed un salario dignitoso. Invitiamo tutti i lavoratori agricoli in costanza di rapporto lavorativo ad esigere, avvalendosi del sindacato Flai-Cgil e delle Camere del Lavoro, l'assunzione diretta presso le aziende agricole in possesso dei requisiti e per mezzo del collocamento pubblico. Non è più accettabile che i Lavoratori Calabresi ed i Lavoratori migranti paghino un tangente ai caporali di turno per poter entrare nel mondo del Lavoro, o peggio, siano vittime dello sfruttamento e del lavoro nero imposto con la minaccia e le intimidazioni. Il lavoro dei braccianti agricoli, volano principale della nostra economia, deve essere valorizzato e difeso in una dimensione di lavoro dignitoso.
La CGIL , con la Flai, difenderà ogni singola lavoratrice e lavoratore - affermano- dando loro assistenza per l'avvio della tutela individuale gratuitamente, offrendo – come sempre - agli organi addetti alla verifica ed al controllo ogni utile elemento per perseguire i responsabili di pratiche illegali in rapporto al mercato del lavoro agricolo, alle gravi violazioni contrattuali e normative al solo fine di tutelare e salvaguardare adeguatamente i lavoratori sia sul piano salariale che delle tutele previdenziali. La Cgil e la Flai – concludono - si battono per affermare il ritorno, per legge, al collocamento pubblico in agricoltura e sconfiggere così definitivamente il mercato del lavoro illegale e sotto ogni forma che non sia l’assunzione diretta da parte delle aziende agricole.”
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