Cgil: “Puntare sui beni archeologici per il bene del territorio”
Si è tenuto presso la sede della Funzione Pubblica CGIL di Crotone, un incontro tra i rappresentanti della categoria e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. Al tavolo, richiesto dalla Segreteria Aziendale dei Beni Culturali del Museo Archeologico Nazionale di Crotone, erano presenti Simonetta Bonomi (Soprintendente per la Calabria) e Domenico Marino (Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Crotone); per la Funzione Pubblica CGIL il Segretario Confederale Raffaele Falbo, per la Segreteria Regionale Antonio Puntillo, il Segretario Provinciale Francesco Grillo, per il direttivo provinciale Gianfranco Screnci e per la RSU Valentino Battigaglia.
La discussione, pacata, articolata ed esaustiva in ogni sua sfaccettatura affrontava la problematica dei Beni Archeologici. Tra i problemi trattati anche quello della collocazione del personale dell’Ufficio Territoriale in una nuova sede (l'attuale – Palazzo Morelli - deve essere lasciata in quanto fitto passivo che non può più gravare sulle casse dello Stato), e lo sviluppo di possibilità di nuova occupazione attraverso il rilancio di beni archeologici.
Sono stati individuati due siti che per la loro visibilità hanno le peculiarità necessarie per risolvere problemi di ordine logistico e commerciali: il Parco archeologico di Capo Colonna ed il castello di Carlo V. La Soprintendenza, attraverso finanziamenti di oltre 5 milioni di euro, sta attrezzando il Parco di Capo Colonna per renderlo fruibile anche attraverso forme di gestione di servizi affidati a privati. Il Castello di Carlo V, possiede le caratteristiche necessarie a risolvere il problema logistico della Soprintendenza, avendo ampi spazi ove allocare i servizi scientifici, tecnici e amministrativi ove operano il personale dipendente dal Ministero (MIBACT).
Il Castello di Carlo V, oggetto di un progetto finanziato dallo Stato complessivamente con 13,5 milioni di euro per realizzare al suo interno, in spazi degradati e inutilizzati, il nuovo Museo Archeologico Nazionale, sarà oggetto – presso il Comune di Crotone - della seduta conclusiva della conferenza dei servizi, entro il mese di luglio, che autorizzerà l’avvio delle procedure.
“La FP CGIL aziendale avverte la necessità che le contrapposizioni verbali abbiano fine e che si vada verso un ragionevole progetto che tenga conto delle esigenze del territorio. Non sono ammessi comportamenti alternativi: dopo il gioco delle parti di ognuno degli attori ci si aspetta che nessuno dia la colpa all'atro per una ulteriore importante iniziativa che , se condotta al fallimento, isolerebbe definivamente la città anche sotto l'aspetto culturale. Noi contiamo sull'appoggio dei cittadini affinché reagiscano al tentativo di pochi che cercano di ingabbiare e soffocare iniziative che sono volte al bene comune”.