Processione Oppido Mamertina, Morosini non ci sta e detta le regole
"Alla luce degli spiacevoli episodi verificatisi durante una processione nella Diocesi di Oppido, riferiti ... dai quotidiani locali e da alcune testate online"Mons. Giuseppe Fiorini Morosini ha inviato un Avviso Pastorale a tutti i sacerdoti della Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, e per loro tramite ai fedeli e a tutti i membri dei “comitati festa” e delle Congreghe. Morosini, nella missiva ricorda e ribadisce il contenuto di un decreto emanato il 17 febbraio 2014 per la diocesi di Reggio Calabria-Bova, nel quale veniva sancito: “Il percorso della processione sia caratterizzato dalla preghiera e dalla riflessione spirituale; sia preventivamente concordato con il Parroco e successivamente sottoposto al nihil obstat della Curia Arcivescovile; durante lo svolgimento dell’itinerario è proibita qualsiasi forma di raccolta di denaro; le soste siano fatte per opportune e doverose pause, e in tale circostanza la statua o l’effige del Patrono o della Patrona non sia rivolta verso case o edifici. Tali soste devono essere stabilite previamente con il Parroco".
In caso di non osservanza o adempimento a quanto prescritto, l’anno successivo, secondo questa indicazione, dunque non sarebbe concessa l’autorizzazione per la celebrazione della Festa. Le norme sono finalizzate a garantire il corretto svolgimento delle Processioni, "che devono essere solo ed esclusivamente - afferma Morosini - un’occasione di preghiera, di evangelizzazione e di testimonianza della carità, evitando così il pericolo di ogni tipo di degenerazione lontana dall’ottica di fede".
IL TESTO DELL'AVVISO PASTORALE
"Carissimi, a seguito di quanto emerso nella seduta del Consiglio Presbiterale del 14 Novembre 2013 e nella seduta del Consiglio Pastorale Diocesano del 27 Novembre 2013 circa la religiosità popolare e, in particolar modo, sulle Feste che celebrano la Madre di Dio e i Santi Patroni; accogliendo i suggerimenti emersi, al fine dare sempre maggiore risalto ad esse come occasioni di evangelizzazione e di testimonianza di carità, per meglio vivere la fede in maniera autentica, evitando così il pericolo di degenerazioni in pure forme esteriori con il rischio che possano arrecare scandalo nei fedeli; si conferma quanto stabilito Direttorio Pastorale Diocesano e nel Decreto Arcivescovile sulle Feste Religiose, Prot. N. 1716/99, del 2 Febbraio 1999, e altresì si ribadisce quanto segue:
- Il programma dei festeggiamenti, competenza esclusiva del Consiglio Pastorale Parrocchiale, sia presentato due mesi prima della data della celebrazione della Festa alla Curia Arcivescovile per la debita approvazione.
- Il percorso della processione sia caratterizzato dalla preghiera e dalla riflessione spirituale; sia preventivamente concordato con il Parroco e successivamente sottoposto al nihil obstat della Curia Arcivescovile; durante lo svolgimento dell’itinerario è proibita qualsiasi forma di raccolta di denaro; le soste siano fatte per opportune e doverose pause, e in tale circostanza la statua o l’effige del Patrono o della Patrona non sia rivolta verso case o edifici. Tali soste devono essere stabilite previamente con il Parroco.
- Restano in vigore le Norme sulla durata delle Processioni.
- In caso di non osservanza o adempimento a quanto prescritto, l’anno successivo non sarà concessa l’autorizzazione per la celebrazione della Festa.
Certo dello spirito di comunione e missione che deve animare il cammino pastorale della Nostra Arcidiocesi, beneaugurando, di cuore Vi benedico".
Mons. Giuseppe Fiorini Morosini