Processione Oppido Mamertina, Morosini non ci sta e detta le regole

Reggio Calabria Attualità
Foto: Youtube, Multicalabro

"Alla luce degli spiacevoli episodi verificatisi durante una processione nella Diocesi di Oppido, riferiti ... dai quotidiani locali e da alcune testate online"Mons. Giuseppe Fiorini Morosini ha inviato un Avviso Pastorale a tutti i sacerdoti della Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, e per loro tramite ai fedeli e a tutti i membri dei “comitati festa” e delle Congreghe. Morosini, nella missiva ricorda e ribadisce il contenuto di un decreto emanato il 17 febbraio 2014 per la diocesi di Reggio Calabria-Bova, nel quale veniva sancito: “Il percorso della processione sia caratterizzato dalla preghiera e dalla riflessione spirituale; sia preventivamente concordato con il Parroco e successivamente sottoposto al nihil obstat della Curia Arcivescovile; durante lo svolgimento dell’itinerario è proibita qualsiasi forma di raccolta di denaro; le soste siano fatte per opportune e doverose pause, e in tale circostanza la statua o l’effige del Patrono o della Patrona non sia rivolta verso case o edifici. Tali soste devono essere stabilite previamente con il Parroco".

In caso di non osservanza o adempimento a quanto prescritto, l’anno successivo, secondo questa indicazione, dunque non sarebbe concessa l’autorizzazione per la celebrazione della Festa. Le norme sono finalizzate a garantire il corretto svolgimento delle Processioni, "che devono essere solo ed esclusivamente - afferma Morosini - un’occasione di preghiera, di evangelizzazione e di testimonianza della carità, evitando così il pericolo di ogni tipo di degenerazione lontana dall’ottica di fede".

IL TESTO DELL'AVVISO PASTORALE

"Carissimi, a seguito di quanto emerso nella seduta del Consiglio Presbiterale del 14 Novembre 2013 e nella seduta del Consiglio Pastorale Diocesano del 27 Novembre 2013 circa la religiosità popolare e, in particolar modo, sulle Feste che celebrano la Madre di Dio e i Santi Patroni; accogliendo i suggerimenti emersi, al fine dare sempre maggiore risalto ad esse come occasioni di evangelizzazione e di testimonianza di carità, per meglio vivere la fede in maniera autentica, evitando così il pericolo di degenerazioni in pure forme esteriori con il rischio che possano arrecare scandalo nei fedeli; si conferma quanto stabilito Direttorio Pastorale Diocesano e nel Decreto Arcivescovile sulle Feste Religiose, Prot. N. 1716/99, del 2 Febbraio 1999, e altresì si ribadisce quanto segue:

  1. Il programma dei festeggiamenti, competenza esclusiva del Consiglio Pastorale Parrocchiale, sia presentato due mesi prima della data della celebrazione della Festa alla Curia Arcivescovile per la debita approvazione.
  2. Il percorso della processione sia caratterizzato dalla preghiera e dalla riflessione spirituale; sia preventivamente concordato con il Parroco e successivamente sottoposto al nihil obstat della Curia Arcivescovile; durante lo svolgimento dell’itinerario è proibita qualsiasi forma di raccolta di denaro; le soste siano fatte per opportune e doverose pause, e in tale circostanza la statua o l’effige del Patrono o della Patrona non sia rivolta verso case o edifici. Tali soste devono essere stabilite previamente con il Parroco.
  3. Restano in vigore le Norme sulla durata delle Processioni.
  4. In caso di non osservanza o adempimento a quanto prescritto, l’anno successivo non sarà concessa l’autorizzazione per la celebrazione della Festa.

Certo dello spirito di comunione e missione che deve animare il cammino pastorale della Nostra Arcidiocesi, beneaugurando, di cuore Vi benedico".

Mons. Giuseppe Fiorini Morosini