Inchino processione Oppido, la condanna della diocesi: “Nessuna commistione con la Chiesa”
L’otto luglio, su invito del vicario Generale, Monsignore Giuseppe Acquaro, si sono riuniti insieme a lui nei locali del Seminario di Oppido Mamertina, i vicari, che più da vicino collaborano con il vescovo nel governo della Diocesi: don Paolo Martino, don Giuseppe Borelli, P. Carmelo Silvaggio dei PP. Carmelitani. Assente per motivi di salute don Alfonso Franco, che ha assicurato la sua piena adesione a quanto concordato. Erano presenti anche i vicari foranei: don Salvatore Larocca, don Pasquale Galatà, don Elia Longo e don Salvatore Tucci.
Alla luce della risonanza nazionale, sollevata dall’episodio "blasfemo" verificatosi il 2 luglio scorso, in occasione della processione della Madonna delle Grazie a Oppido Mamertina-Tresilico, che ha interessato tutti i mass media e diverse personalità religiose e civili, finanche qualche ministro, tutti i presenti, all’unanimità, hanno preso le distanze da quanto avvenuto ed espresso piena condivisione con la posizione del vescovo, nella convinzione "che non ci può essere nessuna commistione tra Chiesa e ‘ndrangheta".
Il fatto, verificatosi a Oppido, "che offende e non onora la Madre di Dio - affermano i vicari - rischia di mettere in ombra, in questo anno della carità, fortemente voluto dal nostro vescovo per la Diocesi, quanto sin dall’inizio del suo ministero episcopale, senza sosta e con ogni zelo, egli va operando per la conciliazione della Comunità, in particolare della città di Oppido Mamertina, con conferenze, catechesi, ritiri spirituali, fino al recente Congresso Eucaristico Diocesano, mentre si attende proprio a Oppido Mamertina una Missione popolare dei PP. Minimi di San Francesco da Paola".
"In attesa che le autorità religiose e civili, che stanno indagando, chiariscano senza incertezze quanto di fatto è avvenuto, nonché responsabilità e connivenze" i Vicari "sollecitano i mezzi di comunicazione a non condannare in blocco la nostra Comunità, dimenticando che, se certo non mancano ombre e debolezze, la stragrande maggioranza del popolo vive una religiosità semplice e autentica e la Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi ha un clero che, giorno per giorno, su un territorio certamente difficile, si sacrifica talora con eroismo e spesso rimane unico punto di riferimento di una Comunità schiacciata dal peso di una quotidianità assillata da mille problemi".