Gruppo Pd, “voto a novembre, ma le dimissioni non servono”
Prima l'accusa del segretario regionale del Pd nei confronti dei consiglieri regionali dello stesso partito, rispetto all'ipotesi di un accordo per rinviare il voto. Poi la replica degli stessi consiglieri, senza mai citare il loro segretario di partito.
"Una rilettura serena della rassegna stampa degli ultimi mesi - afferma il gruppo consiliare - ci consente di affermare che il gruppo del Pd, con grande determinazione, prima, durante e dopo le dimissioni del Presidente Scopelliti ha evidenziato la fine della legislatura ed ha chiesto al Prefetto di Catanzaro e, successivamente, alla vicepresidente Stasi, di indire senza indugio le elezioni regionali per l'autunno 2014. A tal proposito, giova ricordare che il gruppo del Partito Democratico ha votato contro la modifica normativa che attribuisce al Presidente della Giunta Regionale il compito di indire le elezioni, al fine di evitare che la indizione delle elezioni e la scelta della relativa data potessero essere condizionate da ogni forma di convenienza politica".
Ma i consiglieri regionali ricordano anche "la netta opposizione, espressa dal gruppo del PD, a convocare il Consiglio regionale per discutere e deliberare su questioni che non abbiano il carattere della indifferibilità e dell'urgenza, dal momento che, a nostro avviso, si ripete, la legislatura è ormai finita". In ogni caso, gli stessi consiglieri democratici del Pd si sono rivolti ancora una volta alla vicepresidente Stasi perchè si avviino "con urgenza le procedure per emettere il decreto che indice le elezioni regionali nel prossimo autunno. Allo stesso modo, chiediamo al Governo Renzi di vigilare e di esercitare un'azione di coordinamento, affinché le elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale e quelle per il rinnovo del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, si svolgano nella stessa data e, comunque, entro il mese di novembre".
Respinta l'ipotesi di dimissioni: "La indizione delle elezioni, peraltro, eviterebbe il perpetuarsi di inutili e stucchevoli polemiche sulla questione riguardante le dimissioni dei Consiglieri regionale. Del resto, osservando le vicende parlamentari italiane nel 1992, nel 1994 e nel 2006 - scrive il gruppo del Pd - emerge che lo scioglimento del Parlamento e la indizione di elezioni anticipate non ha fatto mai registrare la richiesta di dimissioni dei deputati. Ciò in quanto costituzionalmente le assemblee legislative rimangono in carica sino all'insediamento dei nuovi eletti per l'esame di eventuali provvedimenti indifferibili ed urgenti". (AGI)