Agricoltura: contributi pubblici, denunciati per truffa due imprenditori crotonesi

Crotone Cronaca

Due imprenditori agricoli di Crotone, sono stati denunciati nei giorni scorsi dal personale del Corpo Forestale dello Stato per truffa aggravata e falsità materiale: avrebbero percepito indebitamente contributi erogati dall'Arcea (l'Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura) per un totale di 118 mila euro relativi all’anno 2013.

L'attività investigativa è stata piuttosto complessa e intricata, perché le domande per ottenere gli aiuti comunitari hanno coinvolto diversi enti e i meccanismi ritenuti fraudolenti ed adottati sarebbero stati molto articolati. Gli inquirenti sarebbero risaliti alla presunta truffa grazie alla conoscenza capillare del territorio e alla consultazione incrociata della banca dati del sistema Sian (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) con quella del Sim (Sistema Informativo della Montagna) relativamente al tematismo delle aree percorse da incendio. Quest’ultimo permette infatti di visualizzare, distinta per anni, la perimetrazione delle aree boscate e non, interessate da ogni singolo evento incendiario ed a cui si può sovrapporre altre importanti informazioni, quali l’ortofoto e il foglio catastale.

Operando in questo modo, gli agenti avrebbero scoperto i due imprenditori agricoli che sui terreni pascolivi percorsi da incendio negli anni precedenti, quindi inibiti al pascolo per legge (la norma impone il divieto per ben 10anni), avrebbero avanzato un’istanza all’Arcea per ottenere aiuti comunitari. Anche l’ARCEA, chiesto un parere circa la legittimità della richiesta di aiuti comunitari, ribadiva la caducazione dei requisiti necessari per la percezione dei contributi con il venire meno della fruibilità del pascolo.

Per questo sono stato così segnalati all’Autorità Giudiziaria gli imprenditori F.N. e B.N., rispettivamente di 68 anni e 67 anni, entrambi di Crotone, con l’accusa di truffa aggravata per la percezione illecita di erogazioni pubbliche e per falsità materiale, avendo dichiarato di utilizzare per il pascolo terreni in cui l’esercizio era dunque vietato a seguito dell’incendio. Altri controlli sono in corso nella provincia dai cui primi sviluppi, al momento al vaglio degli inquirenti, sembrerebbero emergere altre percezioni illecite di aiuti comunitari.