Spaccio di droga nel catanzarese, quattro arresti

Catanzaro Cronaca

I Carabinieri di Soveria Mannelli, nel catanzarese, hanno eseguito stamani quattro misure cautelari degli arresti domiciliari a carico di altrettante persone (uno già ai domiciliari per altra causa) indagate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e continuato: notificati contestualmente dieci avvisi di garanzia ed eseguite perquisizioni domiciliari a carico di soggetti indagati nella stessa indagine e per gli stessi reati.

L'inchiesta è iniziata alla fine del 2012 protraendosi fino alla metà dell’anno scorso e riguarda l'accertamento della responsabilità penale dei presunti autori di diversi episodi di spaccio di droga, anche di tipo pesante come l’eroina, nei comuni di Decollatura, Soveria Mannelli e Lamezia Terme.

"REVENTINO STORM": ORDINAVANO LATTE E PIZZA, ARRIVAVA METADONE ED EROINA

14:43 | L'operazione è stata denominata in codice "Reventino storm" e prende il nome dall'omonima area, teatro di diversi episodi di spaccio. Alcuni degli indagati, secondo gli inquirenti, erano diventati un punto di riferimento nel Reventino per l'acquisto di dosi giornaliere di stupefacente. L'attività investigativa, secondo quanto reso noto, ha avuto inizio, nel 2012, quando i militari Soveria Mannelli e Decollatura eseguirono una serie di intercettazioni telefoniche in relazione all'attentato dinamitardo avvenuto nella notte dell'11 settembre di quell’anno all'abitazione di Domenico Mezzatesta, attualmente latitante per il reato di duplice omicidio - di cui si sarebbe reso responsabile in concorso con il figlio Giovanni - ai danni di due persone. Dall'attività di monitoraggio sarebbero emersi precisi riferimenti ad attività illecite nel settore delle sostanze stupefacenti, nelle quali, sarebbero coinvolti un elevato numero di persone residenti nell'area del Reventino e di Lamezia Terme.

In particolare, nel dicembre dello stesso 2012, i carabinieri erano riusciti a fermare, presso lo svincolo dell'autostrada A3 Firmo-Sibari, Salvatore Domenico Mingoia che aveva programmato, nei giorni precedenti, una serie di incontri con alcuni degli indagati al fine di poter pianificare dettagliatamente un viaggio a Napoli dove avrebbe dovuto rifornirsi di stupefacente da rivendere poi in un secondo momento.

Mingoia, fermato di ritorno dal capoluogo partenopeo, era stato trovato in possesso di 7 grammi di eroina e arrestato in flagranza di reato. Oltre a Mingoia, particolarmente attivo nello smercio di droga nel comprensorio montano del Reventino, sarebbe stato Marcello Perri risultato essere dedito alla vendita di stupefacente, con episodi accertati di cessione sia di eroina che di metadone. Nel corso delle indagini sarebbe emerso che Perri veniva contattato per telefono dai clienti utilizzando un linguaggio ambiguo, facendo intendere di avere necessità di droga che pagavano tramite la ricarica di una tessera bancomat o in contanti, ritirando poi la droga in luoghi particolari o in pacchetti di sigarette, sistemati in vari punti dei centri abitati di Soveria Mannelli e Decollatura.

Nel corso dell'indagine sarebbero emersi anche contatti tra soggetti residenti nell'area del Reventino e persone residenti invece nel vicino centro lametino, dedite allo spaccio di droga, come Danilo Torcasio, già ai domiciliari per il detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il quale avrebbe rifornito costantemente di eroina i suoi clienti. Uno degli acquirenti, residente a Soveria Mannelli, di ritorno da Lamezia Terme dopo averlo incontrato, era stato fermato in auto dai militari di Soveria Mannelli e trovato in possesso di una capsula contenente una dose di eroina. Un altro degli arrestati, Antonio Godino, sarebbe responsabile anche di detenzione e porto abusivo di una pistola e relativo munizionamento e che avrebbe organizzato anche un'esercitazione in un luogo pubblico con terze persone per testare l'arma acquistata clandestinamente.

Nel corso dell'esecuzione delle ordinanze, i Carabinieri hanno trovato in casa di Godino una pistola marca Smith&Wesson. In tutti i casi di spaccio documentati, sarebbe stato abbastanza eloquente, nelle varie conversazioni registrate tra i fornitori di stupefacente e i loro acquirenti, un frasario ambiguo costantemente adoperato per la loro attività illegale di cessione di droga, con riferimenti al "latte" per indicare il metadone in vendita, alla "pizza" per indicare la pronta disponibilità di eroina, ai "casciotti" da acquistare in riferimento alla singola dose di stupefacente o, ancora, alle "uova" per indicare sempre lo stupefacente.

BENE COMUNE: GRAZIE AI CARABINIERI, SIMBOLI DELLO STATO

L'associazione Bene Comune esprime il suo corale apprezzamento alla brillante operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli, che ha consentito di stroncare lo spaccio di droga nel Catanzarese. "Si tratta di interventi - dichiara il presidente Filomena Falsetta - che ogni giorno comprovano quelle qualità tipiche del Corpo, che sono universalmente note: fedeltà allo Stato, dedizione al dovere e cura tempestiva della giustizia. Attraverso il loro continuo adoperarsi come ministri della sicurezza, i concetti astratti di dovere, legge e fedeltà ricevono un "nome", nel quale la comunità non soltanto riconosce un impagabile servizio, ma nel quale essa stessa si identifica".