“Magna Graecia” di Catanzaro: passaggio di funzioni tra ARDIS e Università

Catanzaro Attualità

Gli studenti del Campus di Germaneto, attraverso i propri rappresentanti istituzionali, manifestano vivo compiacimento per il ventilato passaggio delle funzioni dell’ARDIS all’università.

Le attività finora attribuite all’ARDIS, ente commissariato dal 2005, verrebbero svolte direttamente dall'Ateneo catanzarese, cosi come previsto dalla datata legge regionale. Le fasi che stanno caratterizzando il percorso individuato per definire il passaggio delle funzioni sarebbero in uno stato abbastanza avanzato. Rimane ancora da definire qualche dettaglio, ma non sembra che ci siano ostacoli difficili da superare.

La fiducia permane e ad essa si collegano le dichiarazioni rese note alla stampa dal componente del Senato Accademico, Eugenio Garofalo. “Tutti concordano che il trasferimento delle funzioni all’Ateneo determinerà un miglioramento sul versante dell’erogazione dei servizi istituzionalmente affidati all’agenzia regionale del diritto allo Studio.

L’Università è nelle condizioni di poter ampliare l’offerta dei servizi avvalendosi delle professionalità manageriali presenti all’interno della struttura, individuando nuove risorse che diano un impulso alle iniziative di carattere culturali, ricreative, sportive e di sostegno concreto agli studenti che versano in condizioni economiche disagiate, ricorrendo all’erogazione di borse di studio e di altre tipologie economiche che promuovano la meritocrazia e la ricerca”.

Il componente del Senato Accademico, riconfermato alle recenti elezioni, auspica che l'iter avviato, si concluda con celerità. “Si da atto al Magnifico Rettore, Prof. Aldo Quattrone, - conclude Garofalo- per l'impegno profuso, teso a rilanciare le attività inerenti il diritto allo studio che troveranno piena attuazione con le strategie e i programmi che l'Ateneo andrà ad individuare, anche con la collaborazione di tutti noi rappresentanti”.

Sulla medesima linea si attesta la consulta studenti. Filippo Savica, coordinatore della Consulta studenti “auspica che il tanto atteso trasferimento delle competenza avvenga al più presto possibile in modo da dare definitivamente risposte concrete in termini di diritto allo studio, ai tanti studenti che annualmente pagano la tassa regionale di 140 euro, ma che, oltre alle borse di studio, non ricevono nessun tipo di servizio”.