Immigrazione, la lettera dell’ex sindaco di Acquaformosa a Matteo Salvini

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Riceviamo e pubblichiamo una nota di Giovanni Manoccio, già sindaco e assessore all’Immigrazione e Accoglienza Comune di Acquaformosa, in merito alla questione dei migranti.

“Non sono tempi facili, la feroce critica politica sta snaturando il dibattito sull’immigrazione, le frasi shock di Matteo Salvini, “hanno le mani sporche di sangue”, non aiuta a comprendere la fenomenologia della fuga, dell’essere profugo, dell’attraversare il mediterraneo nelle condizioni che ogni giorno si vedono dalle TV.

Matteo Renzi e il suo Governo non hanno le mani sporche di sangue come Lei ha dichiarato qualche giorno fa e neppure nella sua recentissima visita a Mineo, dove ha fatto trapelare l’idea che gli immigrati siano ospitati in hotel a 5 stelle. Vada Lei a vivere 24 ore in un Cara e vedrà le vere condizioni degli immigrati. Questo governo ha invece ribaltato la cultura dei respingimenti, tanto cari alla Lega, in quelli dell’umanità diffusa, ha altresì invertito una pratica diffusa di chi vede l’immigrazione solo ed esclusivamente come momento legato alla sicurezza Nazionale, in una cultura che mira a salvare i profughi e a dare accoglienza ai richiedenti asilo, tutte pratiche sancite dalla Costituzione Italiana e dai Trattati Internazionali.

Ed anche la critica del Cardinale Bagnasco di queste ultimi giorni, sull’assenza dell’Europa e le critiche che lo stesso premier ha fatto sull’ immigrazione al Parlamento Europeo, dimostrano come manchi una strategia Europea complessiva che programmi i flussi che crescono a dismisura stante le condizioni economiche dei paesi sub sahariani, ed i conflitti spesso generati dal “primo mondo” per la gestione delle risorse nel continente africano.

Da anni ho praticato, da Sindaco nel mio paese la politica dell’accoglienza, oggi sono presenti ad Acquaformosa, paese di 1000 abitanti, oltre 50 cittadini del mondo, hanno trovato attraverso i progetti SPRAR la dignità e la serenità per iniziare ad affrontare una nuova vita, ben 10 sono le nazionalità, molte le religioni, nessuno di loro ha nel corso degli anni infastidito la normale vita del paese, vivono autonomamente in appartamenti, frequentano i corsi d’italiano, partecipano agli avvenimenti sportivi e ludici del paese, ad Acquaformosa non si avverte il pericolo delle invasioni, si convive assieme cercando di capire il dramma umano di persone più sfortunate di noi. Egregio dott. Salvini Matteo, ha mai parlato con un migrante che ha attraversato il deserto del Sahara, con temperature che variano dai 50 gradi di giorno ai -15 della notte? Lei è a conoscenza dei trattamenti riservati dalla polizia Libica ai cittadini dell’Africa sub-sahariana? Lei sa che appena i profughi salgono nelle carrette della morte, pregano rivolgendosi al cielo, sapendo che le probabilità di riuscita sono abbastanza ridotte? Questo a me umile amministratore di Calabria raccontano questi “dannati della terra” e Lei invece di considerare i drammi di tutte queste storie fa solo pessima propaganda politica. Il Governo non ha le mani macchiate di sangue, il governo sta attuando politiche di buon senso, che tentano di garantire i diritti dei migranti, senza l’aiuto dell’Europa, forse dovremmo essere tutti fieri, invece la propaganda becera la fa da padrone. Venga Signor Salvini nel mio paese, troverà un tabellone all’inizio del paese con la scritta “Paese Deleghistizzato” apposto dal sottoscritto nel 2009, contestava gli atteggiamenti xenofobi del suo movimento nei confronti delle culture del Sud, in questa stagione politica Lei ha fatto di più ha accusato ingiustamente, un governo che tenta di salvare le persone come se fosse il mandante e l’assassino dei tanti disperati che tentano di fuggire da guerre da fame e da oppressioni. Forse tutto ciò le porterà in dote qualche voto,ma pensi agli occhi tristi di quei bambini che sono letteralmente buttati ,nei barconi dalle proprie mamme, certamente è più comodo parlare nella sala di un parlamento o nelle comode poltrone di una TV,che capire questi drammi umani. Sicuramente Matteo l’evangelista non sarebbe fiero di Lei”.




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