Unimpresa, è allarme rosso: in difficoltà 9,4 mln di persone
"I dati della Uil diffusi oggi relativi ai posti di lavoro persi in 6 anni di crisi sono da allarme rosso: serve una cura shock per far ripartire l'economia e il governo di Matteo Renzi non può più perdere tempo: ora meno attenzione alle riforme istituzionali e più dedizione alle misure per la ripresa".
È il commento del presidente di Unimpresa Reggio Calabria, Giuseppe Pratticò, al rapporto della Uil sull'occupazione. Secondo un'analisi del Centro studi di Unimpresa, superano i 9 milioni le persone in difficoltà in Italia. Ai "semplici" disoccupati vanno infatti aggiunte ampie fasce di lavoratori, ma con condizioni precarie o economicamente deboli che estendono la platea degli italiani in crisi. Un'enorme "area di disagio": ai 3,4 milioni di persone disoccupate, bisogna sommare anzitutto i contratti di lavoro a tempo determinato, sia quelli part time (652mila persone) sia quelli a orario pieno (1,44 milioni); vanno poi considerati i lavoratori autonomi part time (847mila), i collaboratori (368mila) e i contratti a tempo indeterminato part time (2,5 milioni). Questo gruppo di persone occupate - ma con prospettive incerte circa la stabilità dell'impiego o con retribuzioni contenute - ammonta complessivamente a 5,9 milioni di unità. Il totale dell'area di disagio sociale, calcolata sulla base dei dati Istat, comprende dunque 9,39 milioni di persone.