Migranti, nasce a Poggio Pudano centro di seconda accoglienza della cooperativa Archè

Crotone Attualità

Nel crotonese, realtà centrale nel Mediterraneo per quel che riguarda le politiche dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti di diverse etnie, la Provincia di Crotone ha aderito alla rete SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) riuscendo a garantire dal 2006 interventi di "accoglienza integrata" grazie al supporto del terzo settore, con i cosiddetti "Enti Gestori".

Per il triennio 2014-2016, l'Ente Provincia ha ottenuto il finanziamento di tre progetti rivolti a beneficiari di protezione internazionale di cui alle categorie ordinari (uomini singoli), minori (ragazzi maschi non accompagnati) e uomini singoli affetti da disagio mentale e/o psico-fisico.

In questo ambito si inserisce il progetto "Accoglienza Casi Vulnerabili" che vede come ente gestore la cooperativa sociale Archè che sta realizzando l'accoglienza in una struttura denominata “DINFNA” (Santa Protettrice delle persone affette da Disagio Mentale), in località Poggio Pudano nel Comune di Crotone. Nel centro sono accolti 8 beneficiari richiedenti e titolari di protezione internazionale o umanitaria, di cui 4 disabili e o con disagio mentale e psicologico e 4 con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata.

Considerata la particolare condizione di vulnerabilità sanitaria e psichica delle persone ospitate, Archè per il compimento dei servizi in convenzione si avvale della preziosa e obbligatoria collaborazione dell’ASP di Crotone e delle strutture specialistiche ed ospedaliere ad essa collocate.
"Si tratta - spiega il coordinatore del progetto Antonio Riillo – di un importante traguardo che ci consente, dopo aver valutato le condizioni personali degli ospiti, di aggiungere altri protocolli con i servizi specialistici di competenza, pubblici e privati, al fine di riequilibrare la condizione psico-sanitaria e sociale del beneficiario".

Il progetto promuove un'accoglienza che non si esaurisce solo nell’assistenza socio-sanitario e riabilitativa oppure nella sola distribuzione di vitto e alloggio, ma prevede, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento, di accompagnare ogni persona accolta in un percorso di riconquista della propria autonomia. Autonomia che può concretizzarsi solo attraverso l'integrazione e l'inserimento lavorativo.

Affinché il processo di integrazione sia realmente efficace, gli ospiti del “DINFNA" partecipano ai corsi di alfabetizzazione della lingua italiana esterni e interni, realizzati rispettivamente dalla Società Dante Alighieri di Crotone e dai formatori di Arché, poiché la padronanza linguistica e culturale del paese ospitante favorisce sia la creazione di relazioni interpersonali e sociali, sia l’accesso al mercato del lavoro.
L'integrazione professionale prevede da una parte il recupero dei background personali, formativi e lavorativi dei migranti, con l’eventuale riqualificazione professionale o l’acquisizione di nuove competenze attraverso corsi, stage e tirocini formativi. Per una completa autonomia c'è bisogno di un alloggio: quindi i migranti sono informati e orientati all’interno del mercato immobiliare sia pubblico che privato.

Dietro il percorso di ogni ospite al “DINFNA" c’è il lavoro di un équipe multidisciplinare (psicologa, assistente sociale, educatore, avvocato, medico, mediatore linguistico-culturale, operatore sociale) che organizza iniziative volte a favorire la socializzazione, la conoscenza tra gli ospiti e il loro coinvolgimento attivo evitando che il centro proceda isolato dal tessuto sociale: infatti vengono promossi laboratori di teatro, di musica, di orticoltura, visite guidate a mostre e musei e la realizzazione di una "rivista partecipata".

Un'avventura editoriale che vedrà il migrante coinvolto in tutte le fasi di realizzazione della rivista: sarà lui a raccontare e scrivere il fenomeno dell'immigrazione, anche con la fotografia, il disegno, il fumetto, la pittura e per poi portarlo nelle scuole, nei seminari.