Conti pubblici. Unimpresa Calabria: “Pochi tagli a spesa, in 5 mesi”

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Nessun taglio tangibile al bilancio statale. Anzi, la macchina pubblica costa sempre di più. La spesa dello Stato nei primi 5 mesi del 2014, è aumentata di quasi 25 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente con una crescita in termini percentuali pari al 13,63%. Nello stesso arco temporale, le entrate dello Stato sono cresciute di 248 milioni in salita dello 0,16%. Un trend in atto da tempo: tra il 2012 e il 2013 le uscite dello Stato sono aumentate di 38,5 miliardi (+7,56%) nonostante le entrate siano salite di 11,8 miliardi (+2,61%).

Questi i principali risultati di un'analisi condotta dal Centro studi di Unimpresa Calabria che mettono in dubbio gli effetti della spending review varata nel 2012 dal Governo tecnico e proseguita anche nel corso del 2013 e del 2014 sia dall'esecutivo guidato da Enrico Letta sia da quello di Matteo Renzi. Tra gennaio e maggio di quest'anno, i pagamenti dello Stato - vale a dire spese correnti e spese in conto capitale, voci in cui non sono ricomprese le uscite degli enti territoriali (comuni, province, regioni) né quelle per interessi sul servizio del debito - hanno toccato quota 206,7 miliardi di euro; nei primi 5 mesi del 2013 l'asticella si era fermata a 181,9 miliardi. Di qui l'aumento di 24,7 miliardi di euro (+13,63%). Quanto al gettito, il bilancio statale ha registrato, nel 2014 (gennaio-maggio), entrate complessive per 157,8 miliardi; tra gennaio e maggio del 2013 gli incassi di bilancio erano stati pari a 157,6 miliardi: l'incremento è dunque di 248 milioni (+0,16%). Prattico': "Dati confermano fallimento politica del rigore".

"Questi dati - afferma il Presidente Regionale di Unimpresa Calabria, Giuseppe Prattico'- confermano che la politica del rigore attuata negli ultimi anni si rivela insufficiente non solo per la salute dei conti statali, ma anche sulle prospettive. Le scelte del Governo stanno massacrando le ormai poche speranze di ripresa dell'economia". Secondo Pratticò, "per salvare le micro, piccole e medie imprese deve essere abbattuta la pressione fiscale con interventi seri e rigorosi". Secondo il Presidente Regionale di Unimpresa Calabria"il mandato di Carlo Cottarelli chiamato a guidare la commissione spending review del ministero dell'Economia è un bluff: non ha portato a risultati concreti".