Pesca di frodo nel Parco del Pollino, una denuncia
Durante controlli mirati alla tutela del territorio e dell'ambiente, nel letto del fiume "Rosa" in località "Porcile" di Mottafollone, un uomo di 58 anni e' stato sorpreso a praticare pesca di frodo con corrente elettrica nell'area del Parco Nazionale del Pollino. Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Sant'Agata di Esaro, del CTA del Pollino, hanno accertato che il trasgressore, dotato di uno zaino a spalla con all'interno strumentazione rudimentale producente corrente elettrica con delle aste collegate alla medesima, si prodigava a scaricare i Volt prodotti all'interno del corso d'acqua per stordire, uccidere e catturare la fauna ittica, nella fattispecie Trote Fario, per poi recuperarle con apposito retino e collocarle in un sacco di plastica. L'uomo e' stato deferito all'autorita' giudiziaria. Non e' escluso che possa essere stato accompagnato e supportato da altre due persone per cui le indagini continuano; tutta la strumentazione e' stata posta sotto sequestro penale a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari. Per quanto concerne l'ingente quantitativo di trote sequestrate, previo qualificato accertamento eseguito dal personale del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda Ospedaliera Provinciale di Cosenza, e' stato consegnato in beneficenza all'Istituto Charitas Giovanni XXIII di Sant'Agata di Esaro nella persona del parroco e vicario della diocesi di San Marco Argentano. (AGI)