Bocchigliero, Aiello (MdC): “La notizia della condanna dell’ex sindaco è arrivata dopo due anni”
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Leonardo Aiello, Movimento per la Difesa del Cittadino, Bocchigliero, in merito alla condanna dell’ex sindaco del comune del cosentino.
“Ha suscitato un certo scalpore nella piccola comunità la notizia che il sindaco uscente di Bocchigliero Luigi De Vincenti (PD) è stato condannato-contumace, dal Tribunale di Cosenza, per il reato di “peculato”” a sei mesi di reclusione più pagamento delle spese processuali e alla pena accessoria di cinque anni di interdizione dai pubblici uffici, sospendendo alle condizioni di legge sia la pena principale che quella accessoria.
“Ancora più clamore – ci ha dichiarato l’ex sindaco di Bocchigliero Leonardo Aiello che ha guidato l’Ente per tre legislature, fino al 2004 – ha suscitato il fatto che la notizia è arrivata dopo due anni dalla Sentenza. Possibile che i vertici del PD locale e provinciale non erano a conoscenza della vicenda ? Possibile che gli amministratori, De Vincenti compreso, sono rimasti in carica fino al 25 maggio 2014 senza avvertire il dovere morale di dover informare la comunità ed il consiglio comunale ? Eppure la questione, già dal 2008 era stata oggetto di polemiche e di dibattito politico-amministrativo, nella piccola comunità, quando l’ex sindaco era stato rinviato a giudizio, “perché in tempi diversi e con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, avendone la disponibilità quale sindaco del comune di Bocchigliero, si appropriava dell’autovettura Fiat Punto tg. AV355TX di proprietà del predetto Ente, nonché di un imprecisato quantitativo di gasolio, utilizzando detta automobile per recarsi a San Giovanni in Fiore (CS), dove prestava servizio in qualità di docente di Microbiologia e Biotecnologie presso l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato”.
“Mi ricordo che allora il sindaco-sotto processo, Luigi De Vincenti , in ogni occasione e durante la campagna elettorale del 2009, esternava e sproloquiava sulla vicenda rassicurando che “tutto era in regola” e, quando il gruppo consiliare di minoranza propose la costituzione di parte civile nel processo, per tutelare gli interessi dell’Ente quale “parte offesa” , la maggioranza consiliare preferì schierarsi a fianco del suo sindaco e non dalla parte dell’Ente, decidendo di non costituirsi in giudizio. Ora chi pagherà i danni economici, amministrativi, morali e d’immagine che ha subito il nostro Comune ? L’automezzo infatti è rimasto sotto sequestro giudiziario fino ad ora, nessuno dell’amministrazione uscente si è preoccupato di chiederne il dissequestro neanche dopo la Sentenza del 15 maggio 2012, divenuta irrevocabile il 4 novembre 2012. Sicuramente, per il lungo periodo di fermo, l’automezzo avrà subito danni e l’Ente è stato privato della possibilità di utilizzarlo. Ci sarà qualcuno che dovrà accollarsi le responsabilità economiche di quanto accaduto ?”
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