Brevi di cronaca dalla Locride, arresti e denunce
Nel corso della mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Africo Nuovo hanno tratto in arresto in flagranza di reato Domenico Morabito, 59enne del luogo, sottoposto, dal 22 dicembre 2012, alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno in quel Comune.
In particolare, i militari dell’Arma, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno sorpreso Morabito circolare ad Africo, lungo la via Nazionale, alla guida del proprio scooter Piaggio Vespa, senza portare al seguito la carta precettiva, senza essere in possesso della patente di guida - poiché ritiratagli a seguito della sottoposizione alla predetta misura di prevenzione - e senza che il mezzo fosse coperto da polizza assicurativa in corso di validità.
Fatti i dovuti riscontri, gli operanti hanno applicato la rigida norma introdotta dal codice antimafia, che prescrive tra l’altro: l’arresto da 3 mesi a 1 anno per il contravventore degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
L’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione di residenza in regime di arresti domiciliari in attesa di giudizio direttissimo.
Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della stazione di Africo e di Careri hanno denunciato rispettivamente un 50enne e un 43enne del luogo. Entrambi, durante un servizio di controllo alla circolazione stradale, sono stati sorpresi alla guida del proprio motociclo senza essere in possesso della patente di guida poiché revocata nell’anno 2007 dalla Prefettura di Reggio Calabria per quanto riguarda l’uomo controllato ad Africo e mai conseguita dal 43enne di Careri. I mezzi, inoltre privi della copertura assicurativa, sono stati posti sotto sequestro. Inoltre, i Carabinieri della stazione di Agnana Calabra hanno denunciato una 38enne di Siderno per guida senza patente. La donna, durante un servizio di controllo alla circolazione stradale, è stata sorpresa alla guida della propria autovettura priva della patente di guida poiché già revocata dalla motorizzazione Civile di Reggio Calabria dall’anno 2008. Anche questa autovettura è stata posta sotto sequestro.
Nella mattinata del 21 luglio, i carabinieri della Stazione di Staiti, hanno denunciato una 59enne del luogo per pascolo abusivo. Al termine degli accertamenti condotti dai militari presso il servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria, è stata accertata la proprietà in capo alla donna di un branco di bovini lasciati incustoditi lungo la SP66 del comune di Staiti.
Nel corso della mattinata del 23 luglio scorso, i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio hanno denunciato quattro persone di Ciminà per invasione di terreni. Nella circostanza, i militari, al termine di accertamenti condotti presso gli uffici preposti, hanno constatato che i quattro denunciati avevano abusivamente occupato e recintato un ettaro circa di terreno demaniale, adibendolo alla coltivazione di 120 piante d’ulivo. L’area interessata è stata posta sotto sequestro ed affidata al locale ufficio tecnico comunale.
Nella mattinata di mercoledì 23 luglio scorso, a Bianco, i Carabinieri della locale stazione, hanno denunciato un 62enne del luogo in quanto, durante un controllo presso la sua abitazione, i militari hanno rinvenuto la presenza di un allaccio abusivo dell’impianto elettrico della sua abitazione alla rete elettrica pubblica attraverso un sistema di cavi bypassando il contatore. Il materiale eleafricottrico ritrovato è stato posto sotto sequestro.
Il 24 luglio, i Carabinieri della Stazione di Agnana Calabra, hanno denunciato un 56enne del luogo per atti osceni. I militari, intervenuti su richiesta di alcuni cittadini del luogo, hanno sorpreso l’uomo nell’atto di masturbarsi, affacciato alla finestra di un immobile abbandonato in una zona centrale del paese.
Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri della stazione di Stilo hanno dato esecuzione a un ordine d’arresto emesso dalla Procura della Repubblica di Locri nei confronti di Giuseppe Coniglio, 59 anni. L’uomo dovrà scontare la pena di 6 mesi di reclusione, in quanto riconosciuto colpevole del reato di falsità in scrittura privata, commesso a Caulonia nel mese di gennaio 2010, quando una pattuglia di Carabinieri in servizio perlustrativo aveva scoperto che circolava a bordo di un’autovettura con assicurazione falsa.