Droga: 16 arresti nel Bresciano, hashish dalla ‘ndrangheta
I militari del Gico della Guardia di Finanza di Brescia, coordinati dal Pm Silvia Bonardi, hanno eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere nel confronti di altrettanti italiani e albanesi ritenuti responsabili di traffico internazionale di cocaina dal Sud America all'Italia e spaccio. La droga, coca ma anche hashish e marijuana, veniva smerciata in particolare da ristoratori della provincia di Brescia, da qui il nome dato all'operazione, 'Ticket Restaurant'. Le indagini erano iniziate nel 2010 con l'arresto di uno spacciatore a Rezzato, nel bresciano.
L'inchiesta portò quindi ad individuare soggetti appartenenti ad una banda con collegamenti internazionali che gestiva e organizzava il trasporto della droga da Santo Domingo all'Italia e ne curava poi la distribuzione attraverso una grossa rete di spacciatori italiani e albanesi nelle provincie di Brescia e Mantova.
In una prima tranche vennero quindi arrestate 5 persone e sequestrati 4 chili di cocaina e 2 di hashish. Successivamente venne individuata una consegna di droga dal Sud America via Svizzera con l'intermediazione tra i 'narcos' sudamericani e i trafficanti italiani di un bresciano residente a Santo Domingo. All'aeroporto di Zurigo vennero quindi arrestate tre persone con 3,5 chili di cocaina chiusa in barattoli di metallo con l'etichetta di prodotti alimentari tipici sudamericani. La banda si procurava invece l'hashish dalla 'ndrangheta operante tra la Calabria e Milano. Nel complesso dell'indagine sono quindi state denunciate 28 persone: 5 che si trovavano già agli arresti perché sorpresi in flagranza di reato, 13 in carcere e una agli arresti domiciliari. Due albanesi sono invece ricercati. Sequestrate anche tre auto per un valore complessivo di 80 mila euro. (AGI)