Anziana assassinata a Soriano Calabro, arrestato in Romania il presunto assassino
È stato rintracciato in Romania dalla polizia locale (tramite il Dipartimento Centrale di Polizia Criminale) e sarà a breve estradato in Italia, Bogdan Erdei Romeo, 23 enne raggiunto da un mandato di arresto europeo ed accusato dell’omicidio di Lucia Ioppolo, l’86enne ritrovata cadavere nella sua casa di Soriano Calabro il 23 novembre del 2013.
I FATTI | A seguito di una segnalazione al 112, i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, erano intervenuti quel giorno presso l’abitazione della donna, residente in via della Resistenza, e ne scoprirono il cadavere disteso nel corridoio della sua casa a pian terreno: l’abitazione era stata vistosamente messa a soqquadro, probabilmente nel tentativo di trovare denaro e monili in oro. Il medico legale, intervenuto, aveva accertato che la donna era morta per soffocamento.
Le successive indagini condotte in strada e sentendo numerosissime persone, avevano orientato i sospetti sul cittadino rumeno che all’epoca conviveva con i propri genitori in un’abitazione vicina a quella della Ioppolo, e rifugiatosi in Romania proprio all’indomani dell’omicidio dell’anziana. L’86enne era solita incaricare alcune persone, tra cui Bogdan, per l’acquisto di medicinali che le venivano prescritti ripagando le cortesie con un pasto caldo, generi di prima necessità oppure con 10 euro. Quel 23 di novembre, approfittando della sua momentanea assenza, il rumeno - secondo la tesi degli investigatori - avrebbe però iniziato a rovistare in casa, fin quando, sorpreso, avrebbe soffocato l’anziana, che in un estremo tentativo di difesa, aveva cercato inutilmente di allontanare l’aggressore.
Il sopralluogo dei Carabinieri dopo l’omicidio aveva permesso allora di rinvenire il “gruzzolo” della donna (del contante e monili in oro per circa 3 mila euro) nascosti dietro una dispensa ma anche di repertare, sotto le unghie della vittima, delle tracce biologiche. Nel frattempo i genitori di Bogdan, sostengono sempre gli inquirenti, avrebbero cercato di far cadere le attenzioni degli investigatori su un altro cittadino rumeno fornendo indicazioni parziali, mescolando elementi di verità ad altri completamente fuorvianti. A quel punto, per i carabinieri, non restava che aspettare: infatti, il 23enne, è tornato a Soriano Calabro, dopo diversi mesi, per un breve incontro con i genitori, forse per sviare completamente i sospetti su di lui ed i militari, durante un controllo casuale, hanno approfittato dell’occasione per compiere un campionamento biologico salivare. Il Dna acquisito è stato inviato al Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Messina per la comparazione con quello prelevato sotto le unghie della vittima ottenendo la conferma della corrispondenza genetica dei due genotipi esaminati.
La Magistratura, concordando con gli elementi acquisiti dai Carabinieri, nel mese di maggio ha così emesso il mandato di arresto europeo per Bogdan. Le indagini sono state condotte interamente dai Carabinieri di Serra San Bruno diretti dal capitano Stefano Esposito Vangone e dal Nucleo operativo della Compagnia di Serra al comando del maresciallo Massimiliano Staglianò.
Le risultanze investigative sono poi confluite in un fascicolo aperto dal pm della Procura di Vibo Valentia, Vittorio Gallucci. Nell'immediatezza del rinvenimento del cadavere, oltre ai carabinieri di Serra, era intervenuta anche la Sezione investigativa scientifica (Sis) proveniente da Vibo Valentia. Il romeno, secondo le indagini, sarebbe stato sorpreso dall'anziana a rovistare fra i mobili della sua abitazione.