Confindustria Cosenza ha deliberato l’adozione dell’atto aggiuntivo al Protocollo di Legalità

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Con l’Atto Aggiuntivo è stato messo a punto un nuovo meccanismo di semplificazione a supporto delle imprese che ha l'obiettivo di superare alcune criticità della nuova disciplina sulla documentazione antimafia sorte in seguito, tra l'altro, all'eliminazione del rilascio di certificati camerali con dicitura antimafia ed alla possibilità per i privati di rivolgersi alle Prefetture.

Così facendo le imprese possono attestare la propria affidabilità e verificare quella dei propri partner, mentre alle Associazioni degli Industriali spetta il compito di trasmettere alle Prefetture competenti l’elenco delle imprese aderenti al Protocollo e dei rispettivi partner commerciali (vendors), per ottenere il rilascio della informazione o della comunicazione antimafia. Vi è anche la possibilità per le imprese di richiedere l’iscrizione nella white list prefettizia di riferimento, contestualmente alla richiesta di rilascio della informazione antimafia. Sono stati predisposti moduli semplificati di autodichiarazione che le imprese ed i loro partner devono compilare per richiedere le necessarie verifiche antimafia.

«Con i colleghi del Consiglio Direttivo - dichiara il Presidente degli Industriali della provincia di Cosenza Natale Mazzuca - abbiamo voluto sottolineare l'impegno teso a realizzare una stretta collaborazione fra imprese e pubbliche autorità, per rendere efficaci i controlli ed il monitoraggio, assicurando adeguati strumenti di prevenzione, soprattutto in materia di appalti per lavori, servizi e forniture, al fine di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia».

In particolare la Commissione per la Legalità di Confindustria, presieduta da Antonello Montante ha approvato la nuova versione delle Linee Guida di attuazione del Protocollo che ne aggiorna i contenuti alle novità normative, nonché alle esigenze di semplificazione e chiarimento provenienti dal sistema imprenditoriale. Risulta valorizzato il collegamento tra l’adesione al Protocollo ed il ricorso agli ulteriori strumenti di legalità previsti dall’ordinamento e sostenuti da Confindustria, quali il rating di legalità e le white list. Le principali novità previste dalle nuove Linee Guida riguardano l’innalzamento della soglia di rilevanza dei contratti tra privati da 10.000 a 20.000 euro; l’intermediazione dell’Associazione di riferimento ai fini della richiesta di rilascio della pertinente documentazione antimafia, riguardante l’impresa aderente ed i rispettivi vendors; l’esclusione delle verifiche antimafia nel caso di impresa iscritta in una white list prefettizia.

Per i vertici di Confindustria Cosenza «con l’adesione al Protocollo di Legalità il sistema delle imprese aderenti a Confindustria manifesta, ancora una volta, la propria ferma e decisa opposizione nei confronti di qualsiasi forma di contiguità tra le imprese e le organizzazioni criminali» ed il Presidente Natale Mazzuca ribadisce come «il Protocollo, in uno con le linee guida aggiornate, contiene misure importanti che tendono ad innalzare i livelli di legalità e trasparenza in tutti i contesti in cui operano le nostre imprese e si pone il linea con le tante iniziative assunte negli ultimi anni dal sistema di Confindustria, anche a livello locale, per contrastare i comportamenti illeciti e spingere le imprse associate a denunciare i tentativi di pressioni e di infiltrazioni criminali».

Nelle prossime settimane gli Uffici di Confindustria Cosenza attiveranno in iniziative di informazione e formazione per sensibilizzare gli imprenditori ad aderire al Protocollo dal momento che la sottoscrizione resta volontaria e che tale volontà deve essere confermata con una nuova delibera da parte delle imprese che vi avevano già aderito negli anni passati.