Concluso il primo Laboratorio Riace 2014. Da oggi al via il secondo
Con sguardi commossi, parole di apprezzamento e un sentimento misto tra entusiasmo e tristezza, il gruppo del Campo-Laboratorio di Riace 2014 “Diritti, legalità e immigrazione”, ha lasciato Riace.
Ieri, infatti, si è concluso il primo campo promosso da Cgil Rc-Locri, Spi Cgil Rc-Locri, Flai Cgil Rc-Locri, Arci-Comitato territoriale Rc e Libera a cui ne seguirà un secondo dal 3 al 9 agosto.
Un’esperienza che è stata definita dai più come “un’avventura unica, particolare, ricca di informazioni, spunti di riflessione e di conoscenza: abbiamo imparato – hanno detto i giovani di Avellino e Bologna – molte cose gli uni degli altri: abbiamo saputo ascoltarci e confrontarci con i pensionati di Reggio Emilia. Le nostre realtà non sono, in fine dei conti, così distanti: esistono dei punti fondamentali imprescindibili da cui poter costruire un fronte comune di rivendicazione sociale, morale e politico”.
In questa settimana, hanno conosciuto più sfaccettature della Calabria: dai suoi bellissimi paesaggi alle risorse dei piccoli paesi dell’entroterra; dal valore della condivisione e dell’accoglienza che caratterizzano soprattutto la provincia reggina a partire dall’esempio di Riace alla necessità della realizzazione di una vera politica europea dell’integrazione; dalla lotta alla criminalità organizzata e alla ‘ndrangheta alle problematiche concernenti il lavoro.
Molti, i temi che il gruppo ha affrontato con gli organizzatori del campo: Salvatore Lacopo (Segretario Generale Spi Cgil Rc-Locri); Lea Marziano (Segreteria Spi Cgil Rc-Locri); Domenico Mandarano (Segretario Generale Flai Cgil Rc-Locri); Mimma Pacifici (Segretario Generale Cgil Rc-Locri); Emiliano Barbucci e Dario Grilletto (coordinatori Arci-Comitato territoriale Rc).
“Questi ragazzi – hanno aggiunto i pensionati dello Spi Cgil Reggio Emilia – sono stati, per noi, fonte preziosa. Una piacevole sorpresa: sono preparati, intelligenti, sensibili e conoscono molto bene il loro territorio. Sono pienamente attivi e propositivi. Da un confronto continuo con loro abbiamo anche noi imparato qualcosa: abbiamo capito che la sensibilità verso problematiche del nostro Paese quali la corruzione, la cattiva amministrazione, la presenza oppressiva della criminalità organizzata, li colpiscono nel profondo ma non li abbattono. Le nostre battaglie in quanto Spi Cgil sono soprattutto per loro”.