Rischio idrogeologico: Guccione, situazione Calabria sottovalutata
"A meno di 48 ore dall'esondazione del torrente Lierza a Refrontolo che ha provocato la morte di quattro persone, si ripropone drammaticamente il tema del rischio idrogeologico e la necessità di riconsiderare il problema del dissesto del territorio con serietà e tempestivita' per scongiurare il ripetersi di tragedie simili.
Un recente rapporto del Corpo forestale dello Stato, colloca la Calabria in cima all'amara classifica delle regioni a maggiore rischio idrogeologico e già questo dato, di per se', basterebbe per inserire il problema ai primi posti dell'agenda politica regionale". E' quanto dichiara Carlo Guccione, consigliere regionale del Pd. "Purtroppo - continua - dobbiamo prendere atto che neanche le nostre reiterate denunce e le battaglie condotte in questi mesi dai banchi del Consiglio regionale per cercare di smuovere le acque e intervenire sulle emergenze, hanno sortito effetto alcuno. La notizia della nomina di Maurizio Croce a nuovo commissario delegato alla mitigazione del rischio idrogeologico è, in questo senso, da accogliere come una opportunità per cambiare rotta rispetto all'inerzia del suo predecessore, Domenico Percolla, che si è caratterizzato per una gestione passiva e certamente non all'altezza del delicato compito affidatogli come confermato peraltro dal fatto che gli interventi sul rischio idrogeologico svolti sotto il suo coordinamento sono quasi tutti ancora in fase di progettazione preliminare. E non è tutto: perchè dal 25 novembre 2010, grazie alla stipula di un Accordo di Programma Quadro tra il Ministero per l'Ambiente e l'allora Presidente della Regione Calabria Scopelliti, sono stati stanziati 220 milioni di euro per la programmazione di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico. Ebbene, ancora oggi - continua - le uniche risorse utilizzate sono quelle relative alla voce "spese generali"".
Secondo Guccione, "su 185 interventi previsti in tutta la regione solo per 18, per una spesa complessiva pari a 19.800.00 euro, sono state avviate le procedure di gara. In particolare, per quanto riguarda i 78 interventi previsti in provincia di Cosenza, solo per 12, con una spesa complessiva di 13.800,00 euro, sono state espletate le gare di affidamento lavori. I dati appena citati sono stati raccolti nel Libro Bianco sul rischio idrogeologico (che trovate in allegato) con cui abbiamo voluto fare una panoramica sulla condizione di grave e diffusa emergenza del territorio calabrese. La sottovalutazione dei pericoli idrogeologici, le negligenze, gli allarmi inascoltati sulla necessità di investire in opere di difesa, prevenzione e sicurezza hanno portato alla luce l'ennesima storia di sprechi, sperpero di denaro pubblico e clientelismo, elementi che si caratterizzano sempre di più come la cifra di questa amministrazione regionale e la ragione principale della sua indecorosa fine. Quanto accaduto nella tragedia del Veneto ci mette davanti alla necessità di considerare la difesa del territorio come una priorità amministrativa della prossima legislatura che non può essere demandata, come purtroppo accade adesso, ad interventi urgenti ed emergenziali. E' dunque necessario intervenire subito, prima dell'inizio della stagione invernale, senza inseguire le emergenze ma programmando la spesa delle risorse stanziate al Commissario delegato alla mitigazione del rischio idrogeologico attraverso una politica organica di prevenzione. Oltre a dare corso a questi interventi, - conclude - c'è bisogno di un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio per prevenire dissesti idrogeologici ed esondazioni, utilizzando appieno lo strumento di Calabria Verde, la nuova società che raggruppa le competenze dell'ex Afor, delle Comunità montane, del monitoraggio e della sorveglianza idraulica".