On. Guccione: lettera aperta sulla situazione della sorveglianza idraulica

Calabria Politica

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dall'on. Carlo Guccione, per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio, Mario Monti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, Ministro all’ambiente, tutela del territorio e del mare, Corrado Clini, Ministro allo sviluppo Economico e Infrastrutture e Trasport, Corrado Passera, Ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, Responsabile della protezione civile nazionale, Franco Gabrielli:

"Gentilissimi,

la grande fragilità e l’estrema vulnerabilità del territorio calabrese si manifesta in maniera drammatica ogni qualvolta si verifica nella nostra regione un evento atmosferico straordinario.

E’ tempo, pertanto, prima che accadano nuovi lutti e disgrazie, che si attivi una politica seria e concreta di tutela del suolo e di salvaguardia della pubblica incolumità.

La Regione Calabria, con delibera di Giunta Regionale n.3/50 del 07/09/1999 avente ad oggetto "organizzazione del servizio di sorveglianza idraulica" ha avviato (con contratto di lavoro interinale) il servizio di controllo dei corsi d'acqua della regione.

Tale servizio si è rilevato di fondamentale importanza per la redazione del P.A.I. (Piano Assetto Idrogeologico).

Dal 2002 al 2009 la stessa Regione, con bandi di gara, ha inteso gestire il servizio in regime di outsourcing (con personale ex interinale). Successivamente, con Legge Regionale n.31 del 19/10/2009, modificata ed integrata dalla Legge Regionale n.52 del 28/12/2009, ha disposto il "reclutamento del personale–Presidi idraulici" al fine di garantire continuità al servizio pubblico essenziale di monitoraggio della rete idrografica regionale.

In data 20/12/2010 l'AFOR (Azienda Forestale della Regione Calabria) previa regolare selezione pubblica per tramite gli ex uffici di collocamento territoriali, ha provveduto ad avviare in servizio circa 300 lavoratori su scala regionale con le qualifiche di:Ufficiale idraulico, Sorvegliante idraulico ed addetti ai centri di digitalizzazione.

In tutte le regioni d’Italia il servizio di sorveglianza idraulica è garantito, ininterrottamente, 24 ore su 24. In Calabria questo non accade.

Si preferisce spendere circa cinque milioni di euro all’anno per pagare gli stipendi dei sorveglianti idraulici impegnati solo tre giorni a settimana e assunti con contratto di lavoro di diritto privato anzicchè trasformare questo rapporto in contratto di diritto pubblico, con copertura per l'intera settimana lavorativa con annessa reperibilità per eventi di calamità naturale, in quanto il servizio di sorveglianza idraulica è ritenuto "servizio essenziale di pubblica utilità'" per fini di Protezione Civile.

La trasformazione del contratto di assunzione da part-time a full-time è resa possibile, tra l’altro, anche dal fatto che i lavoratori che prestano servizio sono stati assunti dopo regolare selezione pubblica.

Allo stato può capitare, quindi, come è già accaduto in passato, che il maltempo colpisca la nostra regione provocando frane, lutti e dissesti di ogni tipo e che il personale addetto alla vigilanza idraulica non possa essere utilizzato perché in quel giorno non è in servizio (sic!).

Perché tutto ciò? A chi giova questa situazione?

Ma c’è di più e di peggio: mentre in altre regioni del Paese i sorveglianti idraulici sono muniti di una serie di strumentazioni sofisticate (attrezzature informatiche, personal computer, stampanti, macchine fotografiche, memorie per macchine fotografiche, ricevitori GPS e relativi software) che servono a segnalare tempestivamente eventuali punti critici (frane, ostruzioni, impedimenti, ecc.) e a monitorare costantemente le condizioni delle aste fluviali e sono collegate, tramite apposito software, alla Protezione Civile, alle Province, alla Regione, alle sedi provinciali dell’Afor e all’Autorità di Bacino per fare in modo che si possano coordinare e predisporre tempestivamente e al meglio tutti gli interventi necessari per garantire la sicurezza di cose e uomini, in Calabria ciò non avviene.

Spesso e volentieri questi lavoratori sono costretti ad utilizzare strumentazioni proprie e ad esporsi a rischi notevoli.

Il sottoscritto, insieme ad altri tre Consiglieri regionali della Calabria, Ferdinando Aiello, Bruno Censore e Antonino De Gaetano, con interrogazione consiliare n.168 indirizzata all'attenzione del Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe Scopelliti ed all'Assessore ai LL.PP. On. Giuseppe Gentile, ha denunciato il gravissimo stato di disagio tecnico-organizzativo ed economico in cui versa il Servizio di Monitoraggio della rete Idrografica Regionale e ha chiesto l’immediata rimozione di tutte le problematiche ostative elencate che non consentono il pieno e funzionale svolgimento delle attività di vigilanza e sorveglianza idraulica.

Ad oggi, però, nulla è cambiato.

Mi domando e vi domando: a che serve piangere all’indomani che si verificano lutti e tragedie? Non sarebbe meglio programmare e prevenire invece che aspettare che il mondo ci frani addosso?

Per questo motivo ho deciso di scrivervi.

Mi appello alla vostra sensibilità chiedendovi di predisporre, ognuno per le proprie competenze, tutti gli interventi necessari e utili a sbloccare una situazione che rappresenta un grave pericolo per la vita dei cittadini e che non può ulteriormente essere sottovalutata o elusa."


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