Sorveglianza idraulica, il silenzio assordante della giunta regionale
“Il silenzio assordante della giunta regionale è al massimo dei decibel. Sulla Sorveglianza Idraulica son calate le tenebre, nonostante sia un servizio essenziale di pubblica utilità ”per fini di Protezione Civile”. Eppure l'inverno è alle porte e il timore, di eventuali fenomeni franosi o alluvionali, sono dietro l'angolo per la grande fragilità e l’estrema vulnerabilità del nostro territorio calabrese che si manifesta in maniera drammatica ogni qualvolta si verifica nella nostra regione un evento atmosferico straordinario. - È quanto si legge in una nota dei Lavoratori della Sorveglianza Idraulica - Intanto, nonostante le bocche cucite, i lavoratori che non hanno ancora ricevuto nessuna risposta sulle spettanze arretrate, sono al loro posto e costretti anche ad utilizzare i mezzi propri per raggiungere le aste da monitorare e ad esporsi a rischi notevoli, e più delle volte impossibilitati ad anticipare spese e mezzi per la mancanza dei pagamenti degli stipendi.
Operano - si legge ancora - pur senza un euro in tasca e con tre mensilità ancora da riscuotere. È chiaro che non si può tirare la corda all'infinito. La Giunta Regionale deve darsi una mossa, e mantenere le promesse fatte. Dire che c'è tanta indignazione tra i sorveglianti è un eufemismo. Dovrebbero provarci i "politici" a vivere con 700 euro al mese e stare 90 giorni con le tasche vuote, nonostante impegni imprescindibili che hanno creato uno stato di sofferenza insostenibile, ma l’assurdo è che anche i sindacati non vedono ne propongono una via d’uscita. Come devono vivere i lavoratori e le proprie famiglie ? La risposta alla politica Calabrese … vergogna!”