Sorveglianza idraulica: “in Calabria situazione gravissima”
Con una lettera aperta indirizzata al presidente dellla Repubblica ed alle massime autorità governative, i lavoratori del Servizio di Sorveglianza idraulica Calabrese denunciano lla gravissima situazione in Calabria.
"Siamo prossimi alla stagione invernale - scrivono i lavoratori - ed è nota a tutti la grande fragilità e l’estrema vulnerabilità del ns. territorio calabrese che si manifesta in maniera drammatica ogni qualvolta si verifica nella nostra regione un evento atmosferico straordinario. E’ tempo, pertanto, prima che accadano nuovi lutti e disgrazie, che si attivi una politica seria e concreta di tutela del suolo e di salvaguardia della pubblica incolumità.
La Regione Calabria, con delibera di Giunta Regionale n.3/50 del 07/09/1999 avente ad oggetto "organizzazione del servizio di sorveglianza idraulica" ha avviato (con contratto di lavoro interinale) il servizio di controllo dei corsi d'acqua della regione. Tale servizio si è rilevato di fondamentale importanza per la redazione del P.A.I. (Piano Assetto Idrogeologico).
Dal 2002 al 2009 la stessa Regione, con bandi di gara, ha inteso gestire il servizio in regime di outsourcing (con personale ex interinale). Successivamente, con Legge Regionale n.31 del 19/10/2009, modificata ed integrata dalla Legge Regionale n.52 del 28/12/2009, ha disposto il "reclutamento del personale–Presidi idraulici" al fine di garantire continuità al servizio pubblico essenziale di monitoraggio della rete idrografica regionale.
In data 20/12/2010 l'AFOR (Azienda Forestale della Regione Calabria) previa regolare selezione pubblica per tramite gli ex uffici di collocamento territoriali, ha provveduto ad avviare in servizio circa 300 lavoratori su scala regionale con le qualifiche di: Ufficiale idraulico, Sorvegliante idraulico ed addetti ai centri di digitalizzazione.
In tutte le regioni d’Italia il servizio di sorveglianza idraulica è garantito, ininterrottamente, 24 ore su 24.
In Calabria questo non accade. Il Servizio di Sorveglianza idraulica in Calabria, viene effettuato solo tre giorni a settimana e assunti con contratto di lavoro di diritto privato anziché trasformare questo rapporto in contratto di diritto pubblico, con copertura per l'intera settimana lavorativa con annessa reperibilità per eventi di calamità naturale, in quanto il servizio di sorveglianza idraulica è ritenuto "servizio essenziale di pubblica utilità”per fini di Protezione Civile.
La trasformazione del contratto di assunzione da part-time a full-time è resa possibile, tra l’altro, anche dal fatto che i lavoratori che prestano servizio sono stati assunti dopo regolare selezione pubblica.
Allo stato - continua la missiva dei lavoratori - può capitare, quindi, come è già accaduto in passato, che il maltempo colpisca la nostra regione provocando frane, lutti e dissesti di ogni tipo e che il personale addetto alla vigilanza idraulica non possa essere utilizzato perché in quel giorno non è in servizio (sic!).
Perché tutto ciò? A chi giova questa situazione?
Ma c’è di più e di peggio: mentre in altre regioni del Paese i sorveglianti idraulici sono muniti di una serie di strumentazioni sofisticate atte a segnalare tempestivamente eventuali punti critici (frane, ostruzioni, impedimenti, ecc.) e a monitorare costantemente le condizioni delle aste fluviali e sono collegate, tramite apposito software GIS, in modo da rendere fruibili i dati alla Protezione Civile, alle Province, alla Regione, alle sedi provinciali dell’Afor e all’Autorità di Bacino per fare in modo che si possano coordinare e predisporre tempestivamente e al meglio tutti gli interventi necessari per garantire la sicurezza di cose e uomini, in Calabria ciò non avviene (solo una macchina fotografica è un GPS e non per tutte le squadre di sorveglianza)
Inoltre questi poveri lavoratori, oltre 300 padri di famiglia con stipendi base di 700 euro, sono costretti ad utilizzare i mezzi propri per raggiungere le aste da monitorare e ad esporsi a rischi notevoli, e più delle volte impossibilitati ad anticipare spese e mezzi per la mancanza dei pagamenti degli stipendi.
In passato, il Consigliere regionale del Partito Democratico Carlo Guccione, insieme ad altri tre Consiglieri regionali della Calabria, Ferdinando Aiello, Bruno Censore e Antonino De Gaetano, con interrogazione consiliare n.168 indirizzata all'attenzione del Presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti ed all'Assessore ai LL.PP. Giuseppe Gentile, hanno denunciato il gravissimo stato di disagio tecnico-organizzativo ed economico in cui versa il Servizio di Monitoraggio della rete Idrografica Regionale e hanno chiesto l’immediata rimozione di tutte le problematiche ostative elencate che non consentono il pieno e funzionale svolgimento delle attività' di vigilanza e sorveglianza idraulica.
Ad oggi, però, nulla o poco è cambiato.
I lavoratori del servizio di Sorveglianza idraulica si domandano e vi domandano: a che serve piangere all’indomani che si verificano lutti e tragedie? Non sarebbe meglio programmare e prevenire invece che aspettare che il mondo ci frani addosso?
Per questo motivo abbiamo deciso di scrivervi.
Ci appelliamo - sii conclude la lettera - alla vostra sensibilità chiedendovi di predisporre, ognuno per le proprie competenze, tutti gli interventi necessari e utili a sbloccare una situazione che rappresenta un grave pericolo per la vita dei cittadini e che non può ulteriormente essere sottovalutata o elusa.