Il segretario del Pae sul palio dei ciucci ad Acri
"E' prevista per sabato 9 agosto la quinta edizione del "Palio dei Ciucci " ad Acri in provincia di Cosenza ma non risulta che ad oggi il comune abbia ricevuto alcuna autorizzazione dagli organi competenti per lo svolgimento della competizione in quanto è risultato pacifico che lo stesso non sia assolutamente dotato di tutti quegli accorgimenti necessari previsti dalla legge per lo svolgimento di simili competizioni".
E' quanto sccrive il segretario del Partito animalista europeo, Enrico Rizzi.
"Anche la Asl di Cosenza - continua la nota - non ha rilasciato alcun parere favorevole allo svolgimento di tale competizione e neanche la F.I.S.E. (Federazione Italiana Sport Equestri) pare sia a conoscenza di tale evento, fatto che se confermato, risulta essere di una gravità estrema.
" Premesso che tale manifestazione risulta inoltre essere indice di mentalità arretrata e chiusa, frutto di insensibilità ed indifferenza, ovvero incapacità di esprimersi e di rapportarsi in termini di pietà, di mitezza e di attenzione verso il mondo animale, pratiche decisamente estranee al costume civile, suscettibili anzi di promuovere pericolose involuzioni, abituando l'uomo all'indifferenza per la pietà verso esseri viventi indifesi, quel palio non ha le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento e quindi è pura follia far correre gli animali in quella maniera. Secondo testimonianze raccolte, gli animali verranno fatti correre con il gran caldo, lungo l’asfalto e per le strade del comune di Acri, mettendo certamente a repentaglio la salute e l’integrità fisica degli animali, nonché l’incolumità degli stessi fantini e degli spettatori presenti per l’occasione, in piena violazione dell’ Ordinanza contingibile ed urgente del 4 settembre 2013 del Ministero della Salute, concernente la disciplina di manifestazioni popolari pubbliche o private nelle quali vengono impiegati equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati. Ho già inviato una diffida al sindaco, al prefetto, al Ministero della Salute, ai Carabinieri Nas ed al Servizio Veterinario competente sul territorio affinchè blocchino immediatamente quella corsa. Se gli animali correranno, siamo pronti a denunciare le Autorità Locali alla Magistratura " - ha concluso.
Rizzi, in base ai diritti e facoltà che gli sono riconosciuti per legge, ha chiesto alle Autorità di conoscere le decisioni assunte entro e non oltre il termine di 3 giorni.