Area Marina Protetta, sequestrati 1700 metri di reti da pesca e un palangaro
E’ stata effettuata dalle prime luci dell’alba una nuova operazione di polizia marittima in Area marina protetta di Capo Rizzuto al fine di prevenire e contrastare l’eventuale esercizio della pesca di frodo nonché effettuare attività di vigilanza ambientale.
Dal porto di Crotone sono state inviate due unità navali, la CP 761 ed il GC B 49, che hanno pattugliato per diverse ore tutto il perimetro dell’Area marina protetta da Capo Colonna sino alla Località Praialonga.
Nel corso di tali attività diversi sono stati i provvedimenti adottati dalle Motovedette della Capitaneria di porto. Nel complesso 7 attrezzi da pesca del tipo rete da posta posizionati nelle Zone A e B dell’Area marina protetta sono state salpate dai mezzi militari che hanno proceduto a restituire al mare diverse specie ittiche rinvenute all’interno ancora vive.
Tali attrezzi - alcuni dei quali posti a poche centinaia di metri dalla spiaggia - erano stati segnalati con segnalamenti illegittimi e non idonei (con la finalità precipua di sfuggire ai controlli), poco visibili per le unità in transito in quel tratto di mare e pertanto costituenti serio e concreto pericolo per la sicurezza delle stesse.
Il totale degli attrezzi posti sotto sequestro supera i 1700 metri lineari per un valore complessivo stimato di 3500 euro.
Infine è stato salpato e sequestrato un palangaro posizionato in Zona A di Capo Cimiti per un totale di circa 150 ami.