L’assessore provinciale di Cosenza Graziano sulle primarie

Cosenza Politica

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Antonio Graziano, Assessore Bilancio e Programmazione Economica della Provincia di Cosenza in merito alle primarie del centro sinistra

“La visita in Calabria del Presidente della Regione FVG, vicesegretaria nazionale del Partito Democratico, per sponsorizzare la candidatura di Callipo alle primarie del centro-sinistra, impone alcune riflessioni, atteso che, credo, sia stata un atto di grave scorrettezza politica che poco giova alla Calabria ed ai calabresi. La Serracchiani, in qualità di vicesegretaria del PD, avrebbe fatto benissimo a scendere in Calabria per illustrare, alla presenza dei due candidati alle Primarie del Partito Democratico, la nuova Calabria che il PD vuole, il nuovo modo di vivere e fare politica di un partito che punta tutto sulla crescita e sullo sviluppo di questo Territorio, mettendo in risalto la scelleratezza, la spregiudicatezza, l'inconcludenza allo stato puro, di una classe politica di centro-destra che ha portato al fallimento questa Regione, in tutti i settori (sanità in primis, trasporti, giustizia, fondi europei, ambiente, politiche occupazionali e chi più ne ha più ne metta!).

Ciò non è stato, abbiamo assistito, invece, increduli, alla sponsorizzazione del candidato Callipo, con il lancio, altresì , fatto gravissimo, di frecce al curaro contro Oliverio, appartenente allo stesso Partito della Vicesegrataria, glielo ricordo, qualora se ne fosse dimenticata, ed incurante del rispetto delle regole democratiche, incurante del fatto che 153 su 300 delegati regionali del PD , abbiano sottoscritto la candidatura di Oliverio. Cara Serracchiani e caro Callipo, siamo partiti molto male, voi pensate che la gente, stremata, vittima di tantissime ingiustizie, presa da tantissimi problemi, potrà seguirvi su una linea fratricida, fatta di gambizzazioni , con un condotta che supera, in negativo ( altro che rinnovamento!), quanto avveniva nella cosiddetta prima Repubblica?

Caro Callipo e cara Serracchiani, il rinnovamento cui in maniera ossessiva, fate riferimento, e' tutt'altra cosa : e' rispetto per gli altri, per le regole democratiche, e' imparzialità , e' coesione e condivisione, nell'ambito dello stesso Partito, pur nella diversità di opinioni, di un progetto di cambiamento vero di una Regione fra le più martoriate di tutta l' Europa! Le "vere primarie" ( che non vanno affatto inquinate ) sono un modo altamente democratico di concorrere ad una candidatura, nella consapevolezza che sono un formidabile strumento che può e deve determinare una maggiore partecipazione democratica dei cittadini alla vita ed alle scelte politico-istituzionali del proprio Territorio. Tutto ciò è ancora più importante oggi, alla luce di questo "nuovo centralismo democratico" che, in nome della governabilità e del risparmio, sta privando i cittadini della possibilità di scegliersi i propri rappresentanti ( vedi abolizione delle province, ddl riforma costituzionale appena approvato dal Senato, legge elettorale attuale e futura! ), riducendo gli spazi di democrazia ed azzerando decenni di lavoro e conquiste che avevano garantito , pur con tutti i limiti, Istituzioni democraticamente e direttamente elette dai cittadini.

Aggiungo e concludo, alla luce di quanto hanno notiziato i giornali, su future ed imminenti visite in Calabria, per appoggiare la candidatura di Callipo, di una vera e propria armata: ministri, sottosegretari, funzionari di partito, come Boschi, Madia, Lotti e dello stesso Renzi, che i cittadini calabresi e la Calabria, non hanno affatto bisogno di fugaci passerelle di personaggi politici che vengono qui per appoggiare una candidatura alle primarie del sindaco di Pizzo che, invece, dovrebbe essere in grado di camminare con le proprie gambe, dimostrando, se ne è capace, di essere completamente autonomo, qualità indispensabile per un candidato che vuole fare il presidente di una regione così complessa e così compromessa come la Calabria !

Le candidature non si impongono dall'alto! Il rinnovamento, o meglio questo pseudo rinnovamento non può e non deve essere deciso dalla Serracchiani e company, sono solo ed esclusivamente i calabresi, lo ricordo, che devono, il 21 Settembre prossimo, scegliere in piena autonomia e senza alcun condizionamento, il candidato del centrosinistra per la prossima competizione regionale. Come pensa, aggiungo, il candidato Callipo di aggredire e risolvere i problemi ed i drammi di questa Regione che tutti gli indicatori e gli studi di settore danno in crisi profondissima? Lo farà con i soliti slogan o ricorrendo alle consulenze telefoniche degli amici di Roma? Che risposta darà ai tantissimi disoccupati o a chi, per curarsi, e' costretto, quando se lo può permettere, ad andare fuori regione? Che programmi ha sulla viabilità e sui trasporti di una Regione, simile, in questo settore, ai paesi non del terzo, ma del quarto mondo ? Come vuole affrontare la problematica dei rifiuti, vera e propria emergenza che sta mettendo in ginocchio tutte le comunità locali ?

Come pensa di utilizzare, attraverso una seria programmazione, i tantissimi fondi europei a disposizione, stante la più completa incapacità programmatori dimostrata, in questi anni, dalla attuale maggioranza di centrodestra alla Regione? Che iniziative serie metterà in campo per arginare il fenomeno della illegalità, della corruzione e delle contiguità con gli ambienti delinquenziali, vero dramma a queste latitudini? Ci penseranno ( e me lo auguro di tutto cuore! ) Renzi e company, da Roma, a risolvere tutto ? Caro Callipo, su questo, credo, si gioca la partita delle primarie, i cittadini calabresi hanno bisogno di capire se sarai in grado, autonomamente, di gestire o almeno di tentare di aggredire queste immense criticità. Gli " aiuti esterni" serviranno, per un pieno rilancio e sviluppo del nostra Territorio, alla Calabria del "dopo elezioni " e non certo per imporre o condizionare una scelta che solo i calabresi, a seguito di un libero e democratico confronto fra i tre candidati alle Primarie, potranno e dovranno fare. Altre vie non portano a nulla, atteso che la Calabria, oggi più che mai, non abbia affatto bisogno di "esperimenti" , ma di "ESPERIENZE".