Cisal di Vibo su emergenza rifiuti
"Sembra inverosimile ma l’emergenza rifiuti ha portato ad un’assurdità: qualche cittadino è già scappato da casa per trovare rifugio altrove presso parenti o amici.". Lo afferma Filippi Curtosi della Cisal di Vibo.
"Chi non può - prosegue la nota - è costretto a tenere chiusi balconi e finestre per evitare che il fetore inquini l’interno delle abitazioni e che aumenti la presenza, sempre più consistente, di insetti di varia natura.
L’eccessivo cumulo dei rifiuti sta provocando momenti anche di forte disperazione. La popolazione è stanca di subire questo tipo di difficoltà.
Si temono disagi per i bambini ed i neonati che in un certo senso sono costretti a respirare l’aria malsana che si è diffusa.
Non una parola del sindaco Nicola D’Agostino o dell’assessore al ramo Pietro Comito.
E’ dire poco che la popolazione sta vivendo una condizione ambientale e igienico sanitaria drammatica.
Adesso a farne le spese non è soltanto la sempre più attonita popolazione ma anche le attività commerciali che in questi giorni si sono viste ridurre sensibilmente le già contenute entrate per l’assenza dei turisti per le vie della città.
La politica sembra essere andata in ferie.
Sulla spiaggia e sotto gli ombrelloni tengono banco le primarie nel centrosinistra o il centrodestra per la Regione Calabria, il nuovo assetto alla Provincia e le prime avvisaglie sulle comunali del prossimo anno.
Da Palazzo Luigi Razza nessun segnale.
Il sindaco Nicola D’Agostino e l’assessore al ramo Pietro Comito si guardano bene dal colloquiare con la popolazione o di affidarsi a qualche comunicato stampa per informare, doverosamante, la popolazione sul perché la situazione continua a rimanere così grave.
L’odierno e assai sbiadito biglietto da visita di Vibo Valentia spiega che il territorio è stracolmo di rifiuti e che la gente preferisce mantenere le distanze da ambienti a rischio per la salute pubblica.
I vacanzieri restano, infatti, al mare o preferiscono altre località della costa per fare shopping.
Vibo Valentia è, infatti, impercorribile.
Da giorni monta la protesta dei cittadini e tra questi c’è anche chi si rivolge alla Cisal che raccoglie e fa sua la denuncia sulle gravi condizioni igienico sanitarie che si sono venute a determinare.
“L’aria è sempre più irrespirabile – avvertono, preoccupati, i cittadini - ed il rischio igienico sanitario sale ogni giorno di più. Non sappiamo più a quale santo votarci.
Non avremmo mai e poi mai immaginato tanta indifferenza e apatia da parte delle autorità preposte.
E’ certo che l’assenza del Prefetto Giovanni Bruno, in ferie, si fa fortemente sentire”.
E’ allarme rosso.
Si continua a ripetere che non era mai accaduto che il territorio del comune di Vibo Valentia subisse una violenza così inaudita. Ma nessuno prova a rimuovere la situazione. L’amministrazione comunale, sostanzialmente, si affida all’ordinanza del 1 agosto e dimostra una impotenza spaventosa.
Fa rabbia dover prendere atto - conclude Curtosi - che nei comuni limitrofi non soltanto non esiste una simile condizione quanto viene addirittura attivata la raccolta differenziata."