Tdm Lamezia, inusuale richiesta ai volontari dal Dg Asp del certificato penale
"Egr. Direttore Generale, Le scriviamo per stigmatizzare il modo con cui la mattina del 7 agosto si è rivolto al nostro volontario Giuseppe Marinaro alla presenza del Direttore Amministrativo Aziendale, dr. Pugliese, del Direttore Medico del POLT, dr. Tomaino, e del dr. Tommasello, nonché della nostra volontaria Ida Molinaro.
Nel mentre, infatti, i nostri due associati stavano svolgendo la loro preziosa opera di volontariato, Lei, incontrandoli nei corridoi, ha fatto con la mano al sig. Marinaro il gesto di avvicinarsi e, quando questi molto educatamente, come è suo costume, si è avvicinato, Lei gli si è rivolto con tono imperioso diffidandolo a portarLe presso la sua Segreteria la propria “fedina penale”. E' quanto scrive scrive in una lettera aperta Concetta Perri per il Tribunale del malato.
"Il sig. Marinaro - continua la lettera - Le ha correttamente risposto che, prima di recapitarle quanto da Lei richiesto, avrebbe informato del fatto il Tribunale per i Diritti del Malato, presso il quale svolge il suo volontariato, cosa che ha puntualmente effettuato.
A noi appare del tutto evidente che una tale sua richiesta, soprattutto per la brutalità dei modi e per il momento in cui è stata rivolta (lo stesso giorno in cui era convocato anche su nostra richiesta il Consiglio Comunale aperto sulla Sanità, che Lei ha per l’ennesima volta disertato), non era diretta ad intimidire solo il nostro volontario, persona particolarmente gentile e attiva, ma ad intimidire tutto il TDM ed a contrastarne la legittima attività di critica, quando e se occorre, anche del Suo operato.
La presente, dunque, per sottolinearLe, che il controllo sulla moralità dei nostri volontari viene da noi spontaneamente e statutariamente effettuato e, comunque, esso non rientra fra le Sue prerogative. E che di sicuro i nostri volontari non debbono sottostare al suo personale gradimento.
Le saremmo grati - conclude - se in futuro vorrà per ogni eventuale sua richiesta rapportarsi direttamente con il TDM, evitando di trattare in modo intimidatorio i singoli nostri volontari, nonché di provare ad avere con noi una proficua collaborazione per risolvere i tanti e tanti problemi che, attraverso di noi, gli utenti del nostro Ospedale quotidianamente Le segnalano".