Panedigrano: “Talarico prenda provvedimenti per la Fondazione Campanella”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera del consigliere Nicolino Panedigrano in merito alla mancata presentazione di consigliere alla civica assise dedicata ai temi sanitari e in particolare modo della situazione della Fondazione Campanella. Per Panedigrano il presidente del Consiglio regionale dovrebbe prendere provvedimenti.
“Due pesi e due misure. Giorni fa Talarico e gli altri consiglieri regionali lametini hanno disertato ancora una volta il Consiglio Comunale aperto sui problemi della nostra malandata sanità, perché impegnati sino a tardi a varare una legge regionale per far diventare quella che è ora una clinica privata di Catanzaro, la Fondazione “Tommaso Campanella”, un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Lodevole impegno il loro. E di sicuro gli elettori di Catanzaro se ne ricorderanno nella prossima competizione elettorale.
Solo che per produrre la “normativa” che dopo tanto impegno hanno varato non c’era alcun bisogno di sprecare un’intera seduta di Consiglio Regionale e i nostri soldi. Bastava un misero francobollo! Quella “normativa” la hanno chiamata legge, ma quando arriverà sui tavoli del Commissario di Governo non sapranno se riderne o se piangerne. Non c’è infatti bisogno di scomodare Cicerone, Giustiniano, Carnelutti e nessuno dei massimi giureconsulti per sapere che un atto si chiama legge solo quando dispone qualcosa. Mentre, invece, il testo approvato dai nostri consiglieri regionali è un piagnucoloso appello al Ministero della Salute a conferire alla Campanella quel "riconoscimento del suo carattere scientifico" che la trasformerebbe in IRCCS. E per far questo sarebbe bastato per l'appunto firmare una lettera/appello e spedirla per posta al Ministero.
Ma l’aspetto più grave è la presa per i fondelli degli angosciati lavoratori della Campanella. Perché il riconoscimento come IRCCS può essere chiesto solo da enti che dimostrino “eccellenza nella organizzazione e gestione dei servizi sanitari e nello sviluppo della ricerca nel campo biomedico” e la Campanella non solo lo ha già chiesto e glielo hanno ingloriosamente bocciato, ma allo stato non può più neppure farlo, visto che finora per grave colpa dei suoi costosi ed inetti dirigenti degli indispensabili segni di eccellenza nella ricerca scientifica non c'è neppure l’ombra.
A fronte di questo grande impegno a vuoto per la Campanella Talarico tollera, però, che il decaduto Scopelliti gli firmi sotto il naso il DPGR 58/2014 che dispone di chiudere ed accorpare a Catanzaro il nostro Servizio Trasfusionale (solo perché oscuri dirigenti regionali hanno stabilito, senza alcun riferimento scientifico o normativo, che andrebbero chiusi quei Centri Trasfusionali che non fanno almeno 2.200 trasfusioni all’anno e, guarda caso, Lamezia ne aveva fatto l’anno prima solo 2.160). E subito dopo tollera che un altro di questi gloriosi dirigenti della sanità regionale, il dr. Zito, gli emani sotto il naso, in pieno agosto e con una sollecitudine che in tante altre importanti occasioni la Regione non ha mai rivelato, una direttiva che, in esecuzione di quello stesso DPGR 58/2014, dispone l’immediata chiusura ed il trasferimento a Catanzaro di strutture e personale del nostro Servizio Trasfusionale. Il tutto con la scusa che l'altrettanto esimio Direttore Generale dell'ASP di Catanzaro, dr. Mancuso, non ha trovato (o non ha voluto trovare?) il tempo di acquistare entro il 31 Luglio alcune speciali sonde del costo di qualche migliaio di euro:
Non ci interessa quanto ormai conti in Regione Talarico. Abbiamo, però, aspettato invano che, non dico un Consiglio Regionale ad hoc!, ma almeno avesse chiesto a questi oscuri dirigenti regionali di emanare una qualche nota con cui si prenda espressamente atto che, come lui stesso predica, il DPGR 58/2014 è invalido e di conseguenza si revochi la direttiva Zito. O forse questo suo strano silenzio è un altro messaggio agli elettori ed alla Catanzaro che conta?”
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