Antonio Rocco su emergenza rifiuti

Crotone Attualità

"La tregua e finita, si ritorna all’emergenza rifiuti, nell’impianto di compostaggio ex veolia si scarica a singhiozzo, tanto lavoro tanta volontà da parte dei lavoratori A.KR.E.A. ma se si continua a scaricare i rifiuti con questo sistema, ritorneremo a vedere lo scenario che abbiamo vissuto negli anni passati." E' quanto si legge in una nota di Antonio Rocco segretario del Cub-uniti flaica di Crotone.

"Akrea scarica nell’impianto - prosegue la nota - ex veolia circa 70 tonnellate il giorno, per andare a regime dovrebbe scaricare in questi mesi estivi dalle 80 alle 85 tonnellate il giorno, circa 10 -15 tonnellate restano nei contenitori o per terra, il problema e sempre lo stesso, non fanno scaricare rifiuti ad oltranza .

Con un’ordinanza Regionale fino al 14 settembre la Regione Calabria sembra che abbia trovato una soluzione al deposito dei rifiuti nel centro di compostaggio ex veolia, che tutti i paesi limitrofi, considerando che sono paesi a grande affluenza turistica hanno diritto a scaricare rifiuti per prima e Crotone può scaricare dalle 14.00 alle 20.00, come se Crotone e impestata da extracomunitari, disoccupati e malavitosi, senza affluenza turistica.

Crotone nel periodo estivo con il ritorno degli emigrati e di turisti aumenta di gran numero di popolazione.

Bisogna capire come mai nella città di Pitagora, dell’antica Kroton dove la storia, la cultura ci dovrebbe fare da padrona, regna ancora tanta ignoranza e incompetenza ambientale, città che ha dato tante discariche pubbliche e private, soffre da questo egoismo umano, deve essere sempre la pattumiera della Calabria.

Un ringraziamento ai lavoratori AKREA, con una considerazione a quelli che per tanti anni di lavoro precario e in emergenza hanno avuto infortuni sul lavoro , e che continuano per un senso di responsabilità a lavorare nel rispetto della legge a contribuire a cercare di uscire da questa crisi programmata da chi usa questo lavoro per i propri interessi.

Crotone dal 1998 a oggi ha avuto un’evoluzione planimetrica sia a nord sia a sud della città.

L’azienda Akrea ex aspas nel 1998 aveva una pianta organica di 133 unità, nel 2008 aveva una tabella numerica di personale non in forza di 133 unità con la forza lavorativa di 85 unità, oggi agosto 2014 la forza lavorativa della akrea e di 65 unità, nelle 65 unità bisogna togliere la manutenzione officina e i capi squadra ci si riduce a 58 unità, considerando che l’azienda sta lavorando in emergenza da più di 4 anni i lavoratori hanno un accumulo di ferie non indifferente ad oggi 24 unità lavorative dei 65 si trovano in ferie.

Il numero lavorativo si riduce drasticamente a 34 unità ,

Bisogna ricordare che il parco macchine da tanto tempo non viene rinnovato e dovrebbe essere rinnovato per l’efficienza e la tutela dei lavoratori, bisogna partire con un’urgenza a una riorganizzazione della pianta organica per far si che le unità lavorative siano efficiente, ridurre le spese e trovare le risorse economiche per avviare un’azienda unica con chiusura delle partecipate che hanno un deficit pubblico a rosso, avviare un turnover con un progetto a lungo termine per acquisire forza giovane.

Avviare un unico bacino che parti dalla raccolta alla lavorazione dei rifiuti differenziati e indifferenziati .

Solo in questo modo si può uscire da questa emergenza che stanno portando avanti da tanti anni nascondendosi dietro al commissario dell’emergenza rifiuti, la politica sta avendo un ruolo che non dovrebbe a vere per procurarsi del clientelismo non si affida ai tecnici del settore.

Non bisogna aspettare - conclude Rocco - le prossime votazioni per dare alla popolazione a lavoratori del settore promesse da marinai, bisogna agire subito affinché a Crotone vi sia pulizia e occupazione nel settore."