Vallo di Borgia: Comune a lavoro per risolvere le ataviche carenze idriche

Catanzaro Attualità

Per porre fine alla cronica problematica della carenza di acqua che da moltissimi anni affligge la frazione Vallo del comune di Borgia, l’attuale Amministrazione comunale ha avviato una fase di studio e progettazione al termine della quale si realizzerà un sistema di migliore accumulo e sfruttamento dell’acqua.

A darne notizia – attraverso una nota diffusa da Antonello Iuliano, responsabile dell’Ufficio Stampa - il Sindaco Fusto.

Analizzato il problema con il supporto dell’ufficio tecnico, la Giunta comunale ha deliberato l’effettuazione dei lavori di miglioramento della rete idrica.

Tre - chiosa Fusto - le ipotesi sul tavolo dei tecnici. La prima, prevede lavori di ampliamento del serbatoio centrale da cui “pesca” la seconda pompa di sollevamento; la seconda, consiste nel potenziamento della pompa a servizio del serbatoio situato in basso, affinché anche la poca acqua a tratti ivi presente, possa essere spinta con maggior forza. La terza, infine, consiste nella realizzazione di opere di presa sulle sorgenti a monte che a cascata, facciano confluire l’acqua nel serbatoio posto in alto e quindi, per gravità, la rendano disponibile a tutte le abitazioni site in via Fausto Gullo.

Nulla è lasciato al caso. Tant’è che, pur essendo già in possesso di dati utili alla valutazione di fattibilità tecnico-economica delle predette ipotesi progettuali, in data odierna, accompagnato dai Vigili Urbani, il signor Rosario Fratto dell’ufficio tecnico si è recato sul posto per effettuare un ulteriore sopralluogo.

Com’è noto, infatti – continua il primo cittadino - in quella località, esiste un atavico problema idrico causato dalla conformazione del territorio e dalla circostanza che l’acqua fornita dalla conduttura Sorical giunge nel serbatoio comunale posto a valle, dovendo pertanto essere spinta in salita.

Capita, purtroppo e quindi che in alcune particolari giornate o in alcune fasce orarie, una non eccessiva quantità disponibile, o un insufficiente forza e pressione nella spinta, non consenta all’acqua presente nei serbatoi di raggiungere le abitazioni poste più in alto, generando così i noti problemi.

Nel concludere, poiché a palazzo di città continuano a giungere voci di dubbi sulla potabilità dell’acqua in quelle zone, per la tranquillità dei cittadini è bene precisare che - dopo aver emesso, in data 15 luglio u.s., un’Ordinanza di non potabilità, frutto dei risultati di alcuni controlli effettuati - a seguito dell’esito rassicurante di nuovi esami effettuati dal dipartimento di prevenzione dell’ASL su campioni acqua prelevati da quel serbatoio è stata emessa, in data 24 luglio, una Ordinanza di revoca della non potabilità.