Sel Calabria chiede alla Procura della Corte dei Conti di intervenire sulle nomine di Talarico e Stasi
"L’assemblea regionale di sinistra ecologia e libertà, premesso: che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, con la delibera N° 62 del 27 agosto scorso, ha deciso di erogare per l’anno 2013, come salario accessorio, la somma di 3,5 milioni a favore dei dirigenti dello stesso Consiglio, senza il preventivo parere del Collegio dei L’Assemblea, nell’ipotesi delle mancate revoche e del relativo conseguente recupero delle somme erogate, chiede alla Procura della Corte dei Conti il suo sollecito intervento nei confronti dei soggetti che, abusando della loro funzione in regime i proroga, hanno indubbiamente prodotto un notevole danno erariale all’Ente Regione". E' quanto si legge in una nota di Sel.
"Revisori del Conti - continua la nota - e malgrado gli esperti contabili abbiano motivato la illegittimità di tale erogazione, sottolineando inoltre la necessità di recuperare le somme allo stesso titolo elargiti per il periodo 2008 / 2012; che, gli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze, analizzando la situazione contabile del Consiglio Regionale relativa agli anni 2008 / 2012, hanno espresso una serie di rilievi, mettendo in evidenza la violazione delle regole che governano la costituzione del fondo per il salario accessorio; che l’Avvocatura Distrettuale dello Stato, con parere motivato, in riferimento alle nomine effettuate dal Presidente di un Consiglio, e della Presidente della Giunta f.f., ha definito che le suddette nomine sono da ritenersi illegittime poiché “Nel periodo di in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente atti di ordinaria amministrazione, nonché gli atti urgenti e indifferibili con l’indicazione specifica dei motivi di urgenza e indifferibilità e che nell’ordinamento vigente le attività degli organi prorogati sono soggette alle limitazioni imposte dall’articolo 3, comma 2, d.l. 293 del 1994 convertito in Legge N° 444 del 1994”; che, nessuna delle nomine effettuate negli Enti a partecipazione regionale e particolarmente quelle dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie, rientra negli atti di “straordinaria amministrazione” perché, come affermato dal Consiglio di Stato – Sezione V, 15 gennaio 2013 N° 178, “la nomina degli organi di vertice degli organismi regionali costituisce indubbiamente atto di straordinaria amministrazione, poiché il potere di nomina dei soggetti preposti ai più alti livelli di responsabilità nell’ambito degli apparati tecnico-burocratici pubblici, al pari della revoca e di sostituzione dei medesimi soggetti, connotati da elevata discrezionalità e da una significativa ed indubbia valenza politica, si configura alla stregua di attività riconducibile nell’alveo della cosiddetta alta amministrazione, la quale costituisce infatti il primo e più immediato grado di attuazione dell’indirizzo politico in campo amministrativo”".
"Considerato - continua la nota di Sel - che le nomine effettuate dal Presidente del Consiglio e dal Presidente della Giunta f.f., oltre ad essere illegittime, comportano ingiustificate e considerevoli spese gravanti sul bilancio della Regione (salario accessorio per i Dirigenti, indennità e rimborso spese per i nominati, ecc.) e ciò a fronte di mancati pagamenti di salari arretrati a lavoratori direttamente o indirettamente dipendenti dalla Regione (per fare solo qualche esempio: i sorveglianti idraulici, i beneficiari della legge 210, i dipendenti della Fondazione “Campanella”) e della riduzione o addirittura l’abolizione dei contributi a favore dei Comuni per i “buoni libro” agli alunni e studenti calabresi".
Alla luce di tutto ciò, Sel intima "al Presidente del Consiglio Regionale l’immediata revoca della delibera N° 62 del 27 agosto 2014, assunta dall’Ufficio di Presidenza e l’avvio delle procedure per il recupero delle somme corrisposte ai Dirigenti a titolo di salario accessorio nel periodo 2008 / 2012; alla Presidente della Giunta f.f. l’immediata revoca di tutte le nomine effettuate successivamente alle dimissioni dell'ex presidente Giuseppe Scopelliti e di procedere al recupero delle somme pagate a qualsiasi titolo ai soggetti illegittimamente nominati". Inoltre, "diffida il Presidente della Giunta f.f. ed il Presidente del Consiglio Regionale dall’effettuare qualsivoglia nuova nomina, di qualsiasi natura poiché del tutto illegittime e perciò arrecherebbero un ulteriore danno al bilancio regionale".
Infine, Sel invita "il Presidente della Giunta f.f. ed il Presidente del Consiglio Regionale ad attivare tutte le procedure al fine del recupero delle somme indebitamente percepite, in questi mesi, dai soggetti illegittimamente nominati".