Bronzi di Riace, Gagliardi :“Silenzio omertoso della regione sulla vicenda”
"Bronzi di Riace, l'esperto Presidente Mario Oliverio ed il suo giovane segretario politico nonché Premier Matteo Renzi dimostrano (qualora ve ne fosse mai stato bisogno) una analoga chiusura culturale ed ideologica che è molto preoccupante."Lo afferma in una nota il Sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi.
"E che rappresenta- sottolinea - , per quel che mi riguarda, la spiegazione più eloquente del crollo dell'Italia, negli ultimi decenni, da tutte le posizioni di vertice nelle classifiche internazionali dell'appeal turistico e, quindi, delle visite e della permanenza nel Bel Paese. Le dichiarazioni senza contenuto e senza motivazioni adeguate, fatte dal Capo del Governo e dall'aspirante candidato alle primarie del centro sinistra, contrarie alla circolazione ed alla promozione nazionale ed internazionale di marcatori identitari ed attrattori turistici straordinari come i Bronzi di Riace, solo per aderire agli umori ed agli istinti non si capisce bene di chi, dimostrano la grande differenza tra la Politica intesa come governo delle occasioni e preparazione del futuro da una parte e, dall'altra, la politica di Oliverio e Renzi vissuta come perenne funzione notarile delle pulsioni popolari o degli interessi di caste, gruppi o fette dell'opinione pubblica. – La qualità del governo della cosa pubblica si misura anche e soprattutto dalla capacità di saper contrastare gli umori delle piazze. Non si può continuare a governare per la sola ricerca del consenso. I risultati di questo modo di far politica sono sotto gli occhi di tutti. Qualcuno diceva in passato di pensare alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni! – Del resto anche lo stesso silenzio di quel che rimane dell'ex Giunta Scopelliti su questa vicenda paradossale, in primis del pur loquace assessore regionale alla cultura Mario CALIGIURI, dimostra che vi è una cappa quasi omertosa sull'argomento sul quale, non si capisce perché, è meglio non esporsi.
Invece di occuparsi di turismo, ambito sul quale la sua amministrazione ha brillato solo per dispendio inutile di fondi senza alcun risultato degno di nota, Oliverio farebbe bene ad investire il suo tempo a spiegare ai calabresi quali sono le sue idee sul ciclo dei rifiuti, sull'ipoteca rappresentata dalla burocrazia regionale, sull'acqua pubblica, sul buco nero del trasporto pubblico locale, su come garantire il diritto alla salute dopo le spoliazioni del centro destra e su come pensa di invertire l'incapacità di programmazione e di spesa dei fondi UE dimostrata da tutte le giunte regionali degli ultimi 30 anni. Nel frattempo, senza ergersi a statisti ed esperti di marketing territoriale senza titoli né fondamento, ci si limiti a fare, anche con i Bronzi di Riace, che sono patrimonio italiano e mondiale e non solo calabrese, esattamente quanto già fanno altri Paesi europei che in tema di turismo, pur senza il nostro patrimonio architettonico e archeologico, dimostrano con i numeri di essere capaci e vincenti. L'EXPO 2015 è una di quelle straordinarie occasioni di visibilità e promozione diffusa del brand Italia nel suo complesso (non di Milano!) di cui anche e soprattutto i Bronzi fanno parte.
Sprecare adesso - conclude Gagliardi - anche questa occasione, tenendoli lontani dai flussi mondiali che raggiungeranno l'EXPO, perennemente chiusi ed isolati nel Museo di Reggio Calabria che per la sua offerta dovrebbe far registrare visitatori migliaia di volte superiori quelli censiti ad oggi, significherebbe mettere un sigillo indelebile sulla totale inaffidabilità trasversale di una classe dirigente regionale sempre pronta ad imbastire polemiche sulla difesa a parole della propria identità ma – come ha efficacemente scritto nei giorni scorsi il Prof. Vito Teti – nei fatti incapace di tutelare e promuovere il suo immenso patrimonio: da quello naturale a quello storico-culturale a quello delle risorse umane."