Sanita’: Pezzi a Tallini, “rispondo solo alla mia coscienza”
"Non senza sorpresa leggo la dichiarazione del normalmente lucido assessore Tallini, apparsa sulla edizione odierna della Gazzetta del Sud, in cui si afferma che si sarebbe creato un asse tra il consigliere regionale Naccari Carlizzi e lo scrivente sub commissario Pezzi, che avrebbero cosìtrascinato nel caos gli ospedali calabresi. In realtà io finora ritenevo di aver conosciuto soltanto l'asse Roma Berlino, nel corso degli ormai lontanissimi studi liceali, e l'asse da stiro sulla quale mia moglie, con cristiana rassegnazione per la continua latitanza del marito, stira le mie camicie". Lo afferma Luciano Pezzi, sub-commissario per la sanità. "Peraltro a ben riflettere - aggiunge - forse un altro asse c'è, considerato che i miei dubbi sulla limitatezza dei poteri di una giunta in regime di prorogatio sono venuti leggendo la chiarissima nota nella quale, in tempi non sospetti, il Direttore Generale del Dipartimento Personale, strettissimo collaboratore e dipendente del Tallini, esprimeva l'avviso che la Giunta Regionale non avesse il potere di nominare i Direttori Generali dei Dipartimenti. Orientamento che la Giunta in questo caso ha seguito puntualmente, anche in virtù di una legge che prevede la reggenza"."Quindi se asse c'è - sottoline il subcommissario - e' corretto dire che si tratta dell'asse Pezzi, Tallini, Nucara. Non mi sorprende, di contro, il percorso logico seguito dal Tallini, tipico di chi non ha argomenti giuridici da produrre nel corso della discussione: il problema non è se la Giunta in prorogatio abbia o meno il potere di nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie, il problema diventa il generale Pezzi che non doveva permettersi di chiedere il parere ad un organo assolutamente terzo quale è l'Avvocatura dello Stato. E se lo ha fatto e' certamente in asse con qualche esponente politico, magari di opposizione. E cio' devo dire obiettivamente mi dispiace, perche' se c'e' una cosa che pensavo di aver dimostrato in questi anni di duro lavoro e' proprio la mia indipendenza da qualunque parte politica. Quanto al caos che regnerebbe negli ospedali, privi ora di guida, mi sembra di poter affermare che forse sfugge all'esimio assessore Tallini che qualche difficolta' di gestione (ma il termine pare eufemistico) si riscontra anche in alcune aziende che invece sono tuttora provviste di guida. Non spetta a me ricordare al Tallini che le soluzioni per superare l'impasse si possono trovare nel quadro normativo vigente e che forse il problema della vacanza dei vertici delle aziende si poteva studiare prima della cessazione degli incarichi o, almeno, durante i 45 giorni di proroga di cui hanno usufruito i direttori in scadenza, magari abbandonando per un momento gli affanni dell'impegno ripartitorio. Per il resto - conclude Pezzi - il garbatissimo assessore Tallini può stare tranquillo; continuerò a lavorare con serenità e terzietà, nell'interesse dei cittadini calabresi, senza farmi tirare dalla giacchetta da qualche politico di turno. In fondo un altro asse c'e', ed e' quello tra me e la mia coscienza". (AGI)