Solidarietà a Don Ciotti di Confcooperative Calabria
Le minacce verso Don Ciotti devono avere presso le istituzioni e la società civile il peso e il valore di una chiara minaccia a tutti i cittadini liberi, che quotidianamente ed in tante forme si contrappongono alle mafie e al malaffare. Parole che non a caso arrivano proprio nei giorni in cui tanti giovani e volontari, impegnati nei Campi di Libera, affollano e occupano simbolicamente i beni confiscati per restituirli alla comunità. Per questo Confcooperative Calabria esprime piena solidarietà e sostegno a Don Ciotti e a Libera nel territorio calabrese.
“Don Ciotti reagendo alle minacce ha sottolineato come la mafia non è solo un fatto criminale, ma l'effetto di un vuoto di democrazia, di sviluppo economico e sociale, di bene comune; su questi punti, nel sud del paese, si deve lavorare ancora molto in profondità. - sottolinea il Presidente di Confcooperative Calabria, Camillo Nola - Per questo Confcooperative Calabria e l’intero mondo della cooperazione non possono ignorare i rischi delle mafie e al contempo non devono dimenticare di rappresentare tutti i giorni quell’esempio di economia, che ha come bussola il profitto sociale, il bene comune e una sana vita democratica non solo tra cooperatori, ma nelle comunità e nei territori in cui si opera”.
La scomunica ai mafiosi di Papa Francesco, fatta proprio in Calabria, e l’opera quotidiana di Don Ciotti e Libera devono rappresentare il viatico che tutti devono intraprendere e sostenere. Confcooperative Calabria continuerà a lavorare per favorire la nascita di cooperative che operano all’interno di beni confiscati alla ‘Ndrangheta, per dare speranza e un chiaro segnale di legalità.