Furto: braccialetto e arresti domiciliari a marocchino
E' stato mandato agli arresti domiciliari, con l'obbligo di indossare l'oramai noto braccialetto elettronico, il 42enne marocchino Zineddine Rachid, arrestato domenica per il furto aggravato di un borsello sottratto ad un giovane intento a giocare una partita di calcio. Lo ha deciso il tribunale monocratico di Catanzaro, davanti al quale l'uomo è comparso per il giudizio direttissimo.
Il giudice, Giovanna Mastroianni, ha convalidato l'arresto dell'imputato e poi ha disposto a suo carico la misura cautelare dei domiciliari. Il pubblico ministero onorario, Tommaso Scalzi, aveva invece chiesto la custodia in carcere per l'uomo, già noto alle forze dell'ordine, mentre si era opposta l'avvocato difensore, Lorenza Piterè. In virtù di un termine concesso alla difesa, infine, il processo è stato rinviato al 17 novembre.
Rachid è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Catanzaro Lido giunti sul luogo del furto, i campetti di calcio della chiesa del Sacro Cuore del quartiere marinaro del capoluogo, dopo che gli stessi ragazzi impegnati nella partita, accortisi di quanto accaduto, hanno dato l'allarme ed hanno inseguito il presunto ladro indicandolo poi ai militari come il presunto responsabile. (AGI)