Isola Capo Rizzuto: guidavano sotto l’effetto di alcool, arrestati due rumeni
Alle 4 il personale della Sezione Polizia Stradale, nel corso di un servizio di pattugliamento, ha arrestato Eugenio Falica, nato in Romania e residente a Isola Capo Rizzuto, incensurato. L’uomo sarebbe responsabile dei reati di furto aggravato di autovettura, guida in stato di ebbrezza e guida senza patente e Maria Augustin, madre del Falica nata in Romania con precedenti di Polizia.
Nello specifico, intorno alla mezzanotte, sulla SS 106 nei pressi di Isola Capo Rizzuto il personale durante servizio di vigilanza stradale avrebbe notato un fuoristrada Mitsubishi modello Pick-Up che, proveniente dal senso opposto di marcia, con lo pneumatico anteriore destro afflosciato e ingenti danni sulla parte anteriore dell’auto, procedeva zigzagando.
Data la pericolosità ravvisata nella conduzione del veicolo e la fuga attuata dal conducente alla vista della pattuglia, i poliziotti hanno invertito la marcia per bloccare e sottoporre a controllo il mezzo.
A bordo del fuoristrada i due cittadini rumeni. L’uomo, secondo la Polizia stradale, avrebbe mostrato segni di ebrezza come alito vinoso, linguaggio disarticolato, difficoltà di deambulazione, disarticolazione verbale; per questo motivo Falica è stato sottoposto a controllo con apparecchiatura etilometrica con esito positivo in entrambe le prove, infatti il tasso alcolemico sarebbe risultato di 2,32 mg/l.
La donna avrebbe manifestato la stessa sintomatologia del connazionale. Da ulteriori accertamenti è risultata una denuncia di furto dell’autovettura in questione. Successivamente, data l’assenza di documentazione attestante l’identità dei cittadini rumeni, sono accompagnati nei locali della locale Questura dove sono stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici ed AFIS per una compiuta identificazione.
Sulla scorta di quanto occorso si è proceduto all’arresto dei due cittadini rumeni per i reati di furto aggravato, guida in stato di ebrezza e guida senza patente, e così come richiesto dal P.M. di turno, gli stessi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.