Intrieri Garante infanzia su decisione Comune Catanzaro

Catanzaro Attualità
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Marilena Intrieri

Intrieri Garante infanzia su decisione Comune Catanzaro di citare Ministero per somme dovute all’Ente: stessa cosa devono fare i Comuni nei confronti della Regione per le somme destinate all’infanzia e alla genitorialità.

"Il Sindaco di Catanzaro, adempiendo ai suoi compiti, ha oggi richiesto le somme di sua spettanza al Ministero. Stessa cosa i comuni calabresi devono fare al più presto nei confronti di regione Calabria per le somme destinate all’infanzia e al sostegno alla genitorialità." Lo si legge in una nota di Marilena Intrieri Garante Infanzia.

"Ho più volte segnalato - sottolinea ancora - da garante che in Calabria, a quasi 15 anni dalla L.328 sulla rete integrata dei servizi e nonostante i compiti in capo ai Comuni di assistenza a minori, famiglie, per le adozioni e gli affidi la regione trattiene e gestisce illegittimamente attraverso una società in house le somme per tali finalità. Somme di spettanza dei Comuni per pagare, tra l’altro, i contributi alle famiglie affidatarie, le rette alle case famiglia, l’educativa domiciliare e cc.

Una gestione perversa che comporta ritardi in danno degli interessi minorili e lascia in capo all’Ente Locale, comunque, la responsabilità di garantire questi servizi. La Calabria è l’ unica regione italiana che non trasferisce ai comuni le somme dovute per il sistema socio assistenziale ma le trattiene per gestirle. Tutto questo comporta grave carenza di servizi sul territorio e violazioni dei diritti fondamentali in danno delle fasce più deboli.

I Comuni hanno difficoltà a dare seguito ai decreti dei Tribunali per i minorenni-che –ricordo - sono atti giurisdizionali con finalità e modalità esecutive di tutela minorile. Sono servizi pubblici che gli amministratori locali devono comunque garantire e gli operatori del settore agiscono con funzioni di pubblico ufficiale.

Parliamo di atti - conclude la Intrieri - di tutela minorile che vanno espletati su richiesta dell’Autorità Giudiziaria. In Calabria, purtroppo, il combinato disposto delle disposizioni della Legge quadro n 328/2000,della Legge della Regione Calabria n.23/2003 n. 23, della legge 184/83 e successive modificazioni, integrate delle disposizioni della Legge n. 495/75 è assolutamente ignorato."