Domani l’inaugurazione della mostra “La via Dolorosa – un sogno di pace” di Khaled Istiatiya
Sarà inaugurata domani alle 19 presso il Museo delle Arti e dei Mestieri in Corso Telesio a Cosenza, la personale di pittura del giovane artista palestinese Khaled Istiatiya “La via Dolorosa – un sogno di pace”.
La mostra, voluta fortemente dall’Amministrazione Provinciale di Cosenza, è curata dall’artista Rita Mantuano, nota per la sua forte impronta iconografica nell’arte del nostro territorio. Una plusvalenza di apporti che non intendono però sottolineare l’aspetto religioso del dramma che si consuma in Medio Oriente, ma che, al contrario, vogliono contribuire a comporre una consapevolezza di coscienze volte alla costruzione della Pace.
La mostra sarà preceduta, alle 18,30, da un breve incontro di presentazione che si terrà nella Sala degli Stemmi nel Palazzo della Provincia, a cui prenderanno parte, intervenendo, l’assessore provinciale alla Cultura, Maria Francesca Corigliano, la direttrice del MaM Anna Cipparrone, la giornalista e scrittrice Giulia Fresca e lo storico dell’arte Alessandra Scanga.
“La Provincia di Cosenza si è molto impegnata, in questi anni, per l’affermazione dei talenti artistici-dichiara l’Assessore Corigliano- una delle soddisfazioni maggiori, in tale ambito,è la consapevolezza di aver contribuito a creare una rete tra che continuerà ad esistere autonomamente.” “Ciò che mi ha spinto a supportare questo artista nell’organizzazione della mostra – afferma Rita Mantuano - oltre alla genialità e alla padronanza del suo modo di dipingere è stata la sua visione della vita. Ho visto nel suo pensiero il mio pensiero, un’universalità dello spirito che guarda all’umanità come bene universale. La via dolorosa, dunque, dove la pace diviene sogno. Sogno di un mondo migliore, più giusto. Un mondo senza barriere dove nella ‘diversità’ troviamo l’unione, perché la diversità arricchisce coloro che la accolgono.”
“Quando ricordo il mio Paese – commenta Khaled Istiatiya – lo rivedo come una strada che abbia mantenuto i dolori dei Profeti, il pianto dei bambini, la tristezza degli uomini e delle donne. Forse è questa la motivazione che mi ispira a dipingere figure umane che camminano nello spazio astratto, in partenza, dal un luogo reale o dalla stessa realtà. L’uso del colore non decora la pittura ma gioca un ruolo importante insieme alle forme nella costruzione di una scena espressiva dando completezza.”
La mostra sarà visitabile fino al 21 settembre 2014