Asp Cosenza: il commissario straordinario risponde a Petramala
Asp: il commissario straordinario risponde a Petramala
Ho appreso della dichiarazione Ansa dell'ex direttore generale dell'Asp di Cosenza dichiarato decaduto dalla Regione Calabria per gravi inadempienze e irregolarità. - Lo scrive in una nota Franco Maria De Rose, commissario straordinario Asp Cosenza - Il mio senso del dovere di preposto pubblico all'Asp di Cosenza - continua De Rose- mi impone di precisare che tutti gli atti di ritiro che ho avuto l'obbligo giuridico di adottare riguardavano e riguardano provvedimenti palesemente viziati da gravi illegittimità. Alcuni di questi già al vaglio della Magistratura cosentina, indipendentemente dalla mia volontà, e comunque da me trasmessi alla Procura Generale presso la corte dei Conti di Catanzaro per la dovuta conoscenza. Molti addirittura nulla di diritto, che hanno recato un grave pregiudizio all'interesse pubblico, ma anche ai soggetti resisi a suo tempo beneficiari, perché forse consapevolmente illusi nella prossimità delle elezioni, attese le note coincidenze temporali. Il mio comportamento- ha concluso De Rose- è stato e sarà, quindi, esclusivamente mirato a ripristinare la legalità e la trasparenza, nell'ossequioso rispetto dell'incarico pubblico affidatomi. Lungi da me, pertanto, interessi diversi, segnatamente attrattivi per ben altra tipologia di personalità. Rinvio, quindi al mittente ogni forma di aggressione politica, atteso il mio ruolo di natura squisitamente tecnica e, dunque, finalizzato al solo rispetto delle regole, della buona economia e dell'interesse collettivo.
L'articolo dell'Ansa:
''Il commissario dell'asp Franco De Rose dal giorno del suo insediamento sta proponendo il suo atteggiamento censorio nei confronti dell'operato del sottoscritto, volendosi presentare con l'aureola del buon amministratore in una sorta di competizione possibile''. E' quanto afferma in una nota l'ex direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale di Cosenza Franco Petramala. ''Lo sta facendo - aggiunge - revocando atti ritenuti da me necessari ed opportuni di seguito alle dinamiche dell'accorpamento ed alla complessita' dell'asp, per sostenere e sviluppare la sanita' cosentina, senza rivalse verso chi mi ha preceduto e che aveva, anch'egli agito in condizioni difficili. Cerca cosi' di sollevare polveroni continuando, dopo 5 mesi dalle elezioni regionali e 14 mesi da quelle provinciali a fare polemiche elettorali, anche se e' formalmente un commissario, rilancia accuse di elettoralismo alla mia gestione con argomenti inesistenti, allo scopo di non riconoscere il grande lavoro fatto''. ''La cosa mi annoia - conclude Petramala - ma a questo punto voglio avere una reazione : comunico di avere rivolto a questa persona l'invito a rilasciarmi copia degli atti di revoca e dei miei atti revocati, per sostenere da parte mia azioni legali in sede penale e soprattutto in sede civile per risarcimento del danno''.