Turino: “Nuovo presidente cambi le procedure di nomina nella sanità”
«Spetterà al Governo e agli enti preposti decidere sulla validità delle nomine fatte ieri dalla Giunta regionale, ma la Calabria ed il centrodestra deve cambiare mentalità se veramente si vuole dare un futuro alla nostra regione».
Il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Gianfranco Turino, interviene sulla vicenda delle nomine nelle Asp e negli ospedali ma non si ferma alla solita polemica, va al di là proponendo un modello totalmente nuovo.
«Lo stiamo chiedendo da tempo – insiste il coordinatore regionale di FdI AN - e vorremmo che il prossimo candidato a Governatore della Calabria inserisse questo punto nel suo programma di governo: la politica non deve più avere il potere di nomina fiduciaria dei dirigenti della sanità, ma vanno creati dei sistemi basati sull’evidenza pubblica e sulla meritocrazia».
Fratelli d’Italia continua a portare avanti la sua rivoluzione culturale in Calabria, cercando di creare una nuova mentalità e superando quei vezzi della politica che hanno ridotto a questo drammatico stato di cose la nostra regione.
«Non sono sorpreso dalle nomine. – continua Turino - Sono molto più sorpreso dalle reazioni di quella classe politica che fino a ieri ha proceduto con gli stessi metodi che oggi invece pubblicamente condannano. Che il PD faccia la morale a qualcuno è veramente ridicolo, come ridicolo mi sembra chi oggi voglia presentarsi come una “verginella al ballo” e fino a ieri ha condiviso ruoli e responsabilità in questa gestione regionale».
Il riferimento al NCD di Turino è evidente.
«Propongo ai potenziali alleati – conclude il cordinatore regionale - e a chi soprattutto oggi condanna il governo Scopelliti di non ricandidare chiunque abbia ricoperto incarichi di governo in questa consiliatura, cominciando dal fratello del coordinatore regionale del NCD, che non mi sembra proprio essere un politico di primo pelo. La politica si fa con i fatti, e la Calabria ha bisogno di una serie politica che si occupi dei problemi reali della gente. Ma realmente qualcuno pensa che al malato interessi chi è il direttore generale dell’Asp, oppure gli sta a cuore solo di essere curato nel migliore dei modi? La Calabria non ha più tempo, cominciamo a occuparci delle cose serie. Le polemiche le lasciamo ai mesterianti della politica. Noi preferiamo parlare con il popolo».