Mario Maiolo, Pd: solidarietà al segretario territoriale FSI di Catanzaro
Il consigliere regionale del Pd calabrese Mario Maiolo esprime solidarietà a Sarah Yacoubi, infermiera professionale presso l’Azienda Ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" e segretario territoriale FSI di Catanzaro, vittima di minacce a sfondo razziale rese note dalla stessa qualche giorno fa.
“In una lettera anonima dai contenuti di minaccia personale e dai contorni chiaramente razzisti – afferma Maiolo – il segretario Yacoubi è stata colpita nella doppia veste di donna di origine straniera e di sindacalista.
“Si tratta di un atto vile che deve essere condannato pubblicamente. Le minacce di cui è stata vittima la Yacoubi attengono, dal punto di vista della discriminazione razziale che connota la missiva, ad un ambito che si può ben definire, nella migliore delle ipotesi, folcloristico perché basato sul pregiudizio.
Nella peggiore, questo tipo di attacchi riflettono un aspetto preoccupante della realtà del Paese e anche della nostra Regione e cavalcano l’onda di un disagio sociale montante che vede nello “straniero” l’origine di tutti i mali.”
“L’oltraggio è tuttavia doppiamente preoccupante – continua Maiolo – nella misura in cui viene attaccato il ruolo che, attraverso il suo lavoro quotidiano, la Yacoubi svolge come sindacalista portavoce degli interessi di una collettività di lavoratori che, a prescindere dalla loro “origine”, hanno diritto alla tutela e alla rappresentanza sindacale.
Attraverso la missiva minatoria, ritrovata sul luogo di lavoro, gli anonimi mittenti colpiscono duramente il lavoro di tutti e i principi espressi della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea che sancisce il divieto di ogni discriminazione e i valori fondanti di libertà, democrazia, uguaglianza, rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone e dei lavoratori”.
“Nel rinnovare la mia solidarietà alla Sig.ra Yacoubi – conclude Maiolo – mi auguro che le forze di polizia indaghino sull’accaduto con rapidità e senza indugio alcuno, alla ricerca dei responsabili di tanta vile e bassa violenza verbale e morale che configura, inoltre, il reato penale di incitamento all’odio razziale”.