Feroleto, da Calabria Etica progetto per rendere accessibile l’informazione sociale

Catanzaro Attualità
I relatori

Terzo Settore, Welfare e Sussidiarietà”. Questo il tema al centro del seminario svoltosi al T-Hotel di Feroleto Antico, nel Lametino organizzato dalla Fondazione Calabria Etica. Un tema importante e centrale per quanto riguarda gli impegni portati avanti dall’Ente in house guidato da Pasqualino Ruberto. All’intesa giornata di lavoro, di carattere info-formativa, inerente in particolare due progetti “Misure di contrasto al fenomeno della segregazione sociale in area urbana” e “Progetto regionale per la promozione e l'attuazione di un servizio di accompagnamento per rendere accessibile l'informazione sociale”, hanno partecipato il presidente di Calabria Etica, Pasqualino Ruberto, il direttore Maria Teresa Marino, Cosimo Cuomo, dirigente del Dipartimento 10 della Regione Calabria, Giuseppe Critelli, responsabile del coordinamento scientifico del progetto contrasto alla segregazione sociale e Marco Musella, Ordinario di economia Politica e direttore del Dipartimento Scienze Politiche Università di Napoli Federico II e membro del Comitato scientifico. Presenti anche Giuseppe Campisi sempre del Dipartimento 10 della Regione Calabria e Vincenzo Mancuso responsabile del progetto segregazione.

Nell’intervento introduttivo, il presidente Ruberto ha messo in risalto l’importanza dei due progetti, ringraziando Musella per la sua presenza e per il contributo che il Comitato scientifico offre al fine di valutare il lavoro degli operatori impegnati nei progetti, sottolineando come “la Fondazione Calabria Etica, braccio operativo dell’assessorato al Lavoro della Regione, è fortemente impegnata nell’ambito del sociale usufruendo e gestendo, per conto della Regione, fondi comunitari, sull’utilizzo dei quali, si fa molta attenzione giacché si tratta di fondi pubblici. Un dato rilevante - ha osservato Ruberto - da tenere in conto tanto che la nostra Fondazione è impegnata in ogni suo progetto, affinché si concretizzino gli obiettivi prefissati. In questo caso, si tratta di progetti pilota, mai realizzati in Calabria dai quali cercheremo di estrapolare dati fondamentali per comprendere il disagio in cui vivono tante fasce di popolazione offrendo alla Regione una sorta di mappatura per meglio intervenire e risolvere molti aspetti legati al disagio sociale”.

Cosimo Cuomo del Dipartimento 10 Politiche sociali ha parlato di progetti come antenne sul territorio; finalizzati a intercettare i bisogni e per questo utili a fornire una mappatura delle esigenze degli utenti sparsi in tutta la Calabria. Il direttore di Calabria Etica, Maria Teresa Marino, facendo riferimento alla Legge 328 sulle politiche del Welfare, ha ripercorso in breve il lavoro in questa direzione demandato ai Comuni e alle Regioni; soffermandosi poi sull’impegno della Fondazione in relazione ai destinatari dei progetti tra i quali lavoratori svantaggiati, donne, anziani, immigrati, nomadi, donne vittime di violenza fisica, sessuale, psicologica, gruppi a rischio di esclusione sociale e in condizioni di povertà relativa; persone soggette a misura penale esterna o in semilibertà; soggetti affetti da dipendenze e quanti altri a rischio di segregazione sociale. Giuseppe Critelli, nel suo intervento, ha inteso sottolineare in particolar modo il ruolo importante del Comitato scientifico e la presenza di Musella.

Da quest’ultimo, infine, il contributo tecnico-scientifico alla giornata. Musella, muovendo anch’egli dalla Legge 328 sul Welfare, ha spaziato su temi economici ed etici, soffermandosi sul disagio che si vive nelle periferie e mettendo in evidenza l’importanza della formazione e dell’informazione; strumenti indispensabili per quanti operano e sono impegnati nei progetti. E ancora, Musella, si è soffermato sulle condizioni della famiglia, sulla crisi in atto e sulla mancanza di reddito. Aspetti che nei progetti assumono una notevole valenza anche in riferimento, ha sottolineato Musella, al fatto che il Welfare italiano, per esempio, non prevede interventi diretti con aiuti tipo reddito di cittadinanza o altro. Altri aspetti esaminati e discussi insieme alla folta platea hanno riguardato i temi inerenti l'inclusione sociale, l’occupabilità e il ruolo del Terzo settore.