Crotone, cadavere in avanzato stato decomposizione trovato all’Irto
Doveva essere una tranquilla giornata al mare, approfittando del caldo sole di fine settembre, ma si è trasformato in un macabro pomeriggio quello vissuto da una coppia crotonese che aveva deciso di trascorrere qualche ora sulla spiaggia dell’Irto, nei pressi di Capocolonna. Di ritorno dal bagnasciuga, allertati da un odore pungente, i due si sono avvicinati così ad un canneto presente lungo il cammino ed hanno intravisto dapprima la scarpa e poi la sagoma di un corpo che era accasciato a faccia in giù e con una gamba accavallata sull’altra.
Il fatto è accaduto intorno alle 14:05 di oggi pomeriggio e prontamente sono state allertate le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti gli agenti della Squadra Mobile crotonese e della scientifica per i rilievi del caso. Presenti anche i Carabinieri, i Vigili del fuoco e naturalmente il medico legale.
Da quanto si è appreso il corpo dell’uomo era in avanzato stato di decomposizione il che, ovviamente, ha reso impossibile risalire da subito alla sua identità e naturalmente ad una prima ipostesi sulle cause della morte.
Da alcuni indizi raccolti dagli inquirenti - tra cui gli abiti indossati ed un orologio - la tesi più accredita, però, è che possa trattarsi di Salvatore Sarcone, il 38enne crotonese scomparso dai primi di settembre e che si temeva, allora, fosse rimasto vittima di un caso di lupara bianca. Non si era esclusa anche la tesi di una scomparsa volontaria, dato che Sarcone era in attesa della decisione della Corte di Cassazione che avrebbe potuto far divenire definitiva una condanna a suo carico a 10 anni e mezzo di carcere, inflittagli nel 2013 nel processo d'Appello scaturito dall'inchiesta Heracles. Il 38enne era inoltre considerato un elemento del commando che rapinò il grossista di gioielli Luciano Colosimo.
Per risalire alla reale identità del cadavere bisognerà comunque attendere i risultati dell’autopsia. Sul posto anche il sostituto procuratore Luisiana Di Vittorio.