Alimentazione, aumentano le scelte dettate dalla salubrità anziché dal prezzo
Una recente ricerca della IFIC Foundation ha rilevato come a dettare le scelte dei consumatori americani l’aspetto della salubrità ha avuto un piccolo ma significativo aumento durante quest’anno. Mentre gusto e prezzo sempre sono stati i due principali fattori di acquisto per cibo e bevande (rispettivamente il 90 per cento e 73 per cento), nel 2014 la salubrità ha quasi interamente colmato il gap con il prezzo, passando dal 61 per cento del 2012 al 71 per cento di quest'anno, un aumento di 10 punti percentuali. E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) in un focus sui consumi alimentari.
I consumatori di età compresa tra 18-34 che citano la salubrità come un driver d’acquisto sono passati dal 55 per cento nel 2013 al 66 per cento nel 2014, riducendo in modo significativo il divario con altri gruppi di età. In più, i consumatori segnalano altre aree in cui stanno cercando di migliorare la salubrità delle loro diete. Più di quattro su cinque (83 per cento), spiegano che hanno provato a mangiare più frutta e verdura sia nel corso dell'ultimo anno o per più di un anno. il 79 per cento dice di aver tagliato le calorie bevendo acqua o altre bevande a basso contenuto calorico.
Negli ultimi dieci anni i consumatori americani hanno sempre cercato nell’acqua in bottiglia un sostituto ideale per le altre bevande. Durante questo periodo il numero di adulti che bevevano 5 o più bicchieri di acqua in bottiglia al giorno è cresciuto del 22%. Le analisi della Simmons Survey National Consumer hanno verificato che tra il 2004 e il 2013 le persone che bevono almeno un bicchiere d’acqua in bottiglia al giorno è cresciuto del 15%, quelle che ne bevono da 8 a 13 sono cresciute del 21% mentre sono aumentate di un terzo (33%) le persone che consumano più di 14 bicchieri al dì.