Commiato di Rocco Antonio Nostro da direttore Generale Asp Crotone
Domani alle 11, presso la biblioteca dell’Ospedale, si svolgerà una manifestazione con cui il direttore generale uscente, Rocco Antonio Nostro, presenterà il nuovo progetto la ristrutturazione del reparto di medicina nucleare dell’ospedale San Giovanni di Dio; sarà presente Antonio D’antonio, primario del reparto.
Nel corso dell’incontro saranno fornite dall’arch. Bennardo le informative circa lo stato dei lavori dei vari progetti in corsa per il riammodernamento dei reparti dell’Ospedale.
Saranno, inoltre, attribuiti i posteggi alla associazione dei dializzati, dei microcitemici e dei primari dell’ospedale e consegnati delle password di accesso al wifi aziendale dedicato ai reparti di microcitemia e di dialisi alle due associazioni dei detti ammalati.
A seguire verranno assegnati alla associazione onlus Sanità Futura in rappresentanza degli ammalati nefrologici ed in dialisi ed alla associazione dei pazienti microcitemici di Crotone, i posteggi dedicati ricavati dalla ricopertura della fossa archeologica; immediatamente dopo verranno consegnate alle medesime due associazioni le password di accesso alle porte wifi allestite nei due reparti di dialisi e di microcitemia; questa struttura informatica è stata voluta per fornire un possibile sollievo e diversivo a queste categorie di pazienti che sono obbligate a soggiacere a lunghi periodi di terapia.
Subito dopo, il Direttore Generale, dopo avere dato notizia delle comunicazioni pervenute dal Commissario ad acta per la sanità Luciano Pezzi, farà seguire una brevissimo proprio intervento con cui chiuderà il proprio mandato e porgerà il proprio saluto a tutti gli operatori dell’ASP di Crotone ed all’Ospedale san Giovanni di Dio
A conclusione dell’incontro verrà scoperta e così inaugurata la stele “Malattia e cura” dell’artista scultore Iandolo Raffaele, ritrovata nei sotterranei dell’Ospedale che, su sollecitazione del Direttore Generale, è stata restaurata da imprenditori Crotonesi. L'opera, che si era completamente sfaldata e decomposta nel deposito sottostante l’Ospedale è stata integralmente portata all’originale splendido stato e potrà così costituire un simbolo di riconoscimento dell’Ospedale crotonese.
Tale stele ha un peso di oltre due tonnellate e mezzo ed è stata realizzata in una lega bronzea speciale; in sostanza può definirsi un altorilievo in cui le figure vengono ricavate da spacchi ed incisioni profonde a nudo sul bronzo; all’opera è stato attribuito da esperti un valore di circa 150.000 euro.