Crotone: incontro “Verso Kroton 2020: archeologia, portualità, turismo”
Il Museo dell'arte contemporanea di Crotone ha ospitato un tavolo tecnico dal titolo "Verso Kroton 2020, archeologia, portualita' e turismo", promosso dall'Assessore Regionale all'Urbanistica ed al Governo del territorio Alfonso Dattolo, in collaborazione con il Dipartimento 8 dell'Urbanistica rappresentato dal D.G. Arch. Saverio Putorti'.
All'incontro hanno partecipato Rossana Baccari della Soprintendenza ai Beni architettonici della Regione Calabria, l'Arch. Luigi Errante dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, Stano Zurlo Presidente della Provincia di Crotone, L' Arch. Elisabetta Dominijanni Dirigente del settore Urbanistica del comune di Crotone, Felice Iraca' Commissario della Camera di Commercio di Crotone, la Dott.ssa Maggiori per l'aeroporto di Crotone, i presidenti di CNA, Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura di Crotone ed i rappresentanti degli ordini degli Architetti, Ingegneri, Geometri e Commercialisti di Crotone.
Scopo dell'incontro riportare sul territorio le istanze raccolte attraverso una serie di incontri presso il Dipartimento regionale dell'Urbanistica con i comuni interessati dai Laboratori Urban, per rivitalizzare il territorio e programmare interventi concreti di sviluppo. Ad introdurre i lavori l'On Alfonso Dattolo che ha ringraziato i presenti intervenuti all'importante tavolo tecnico.
"Un confronto sulle prospettive, quello di ieri sera, per cercare di ipotizzare strategie di sviluppo per il territorio di Crotone.
Inutile sottolineare che spesso le risorse spese nel nostro territorio non hanno creato una visione futura per il territorio, è necessario ripartire da alcune fondamentali direttrici per portare il comune di Crotone ad un concreto sviluppo nell'ambito della programmazione 2014/2020.
La regressione economica che vive il territorio di Crotone non ha pari in Calabria, la deindustrializzazione del territorio non ha incentivato nuove prospettive, con fatica si parla di bonifica, di rilancio dell'area ex industriale, ma i ritardi accumulati devono essere riconosciuti, è giusto anche fare un po' di autocritica. Noi vogliamo concentrarci sulle idee positive che possono rilanciare il territorio. In Calabria i Pisu non si sono rivelati strumento ideale per ricreare progetti integrati di sviluppo perché a monte è mancata una visione pubblico/privata efficace. Sono stati attuati interventi che gli abitanti faticano a vedere proiettati nella loro identità territoriale.
È necessario interrogarsi su questo, e dare risposte a chi le chiede: è stato dato poco spazio ad interventi importanti sui quali si deve puntare, interventi forti per dimostrare ai cittadini che noi vogliamo cambiare, che si può fare. Non ci sono ricette miracolose o uomini soli al comando che possono invertire questa tendenza. Esistono solo sinergie. Purtroppo si scontano i danni di una burocrazia farraginosa e la visione di una classe politica che ha difeso troppo i propri territori. In passato questo ha reso poco efficace la programmazione.
Abbiamo la necessità di essere visionari e ambiziosi, abbiamo la necessità di dimostrare che c'è un programma sul quale far confluire le risorse, ma questo programma non può essere fatto da interventi scollegati tra di loro. E necessario rispettare il tessuto urbanistico per non alterare il territorio, per valorizzare le caratteristiche di ogni singola città. Bisogna affrontare le nuove sfide senza retaggi culturali, perché, a volte anche il politico che vuol essere avveduto rischia di viaggiare in perfetta solitudine, estraniato da quello che ci circonda.
Oggi cerchiamo con questo tavolo tecnico di mettere in campo una discussione su criticità e punti di forza per uno sviluppo urbano futuro della città di Crotone. Dobbiamo svestirci dalle appartenenze politiche, abbiamo la maturità per fare un passo in avanti, perché abbiamo l'assoluta necessità di fare un salto di qualità. È arrivato il momento di marciare verso un'unica direzione, senza alimentare guerre tra poveri, per il bene delle nostre città e per il bene dell'intera Regione. Se ognuno farà la propria parte i cittadini riusciranno a riacquistare fiducia nella politica.