Giglio su Scuola Via Forni e fermata Piano Casa Funicolare
"Su importanti opere pubbliche si susseguono, da mesi, annunci raramente supportati da atti concreti ed elementi certi forniti ai cittadini. È il caso, tra le altre, di due importantissime opere: la Scuola di Via Forni e la fermata intermedia di Piano Casa della Funicolare.E' quanto si legge in una nota di Antonio Giglio, Consigliere comunale Capogruppo PSI-PSE di Catanzaro.
"Sulla prima sono intervenuto - sottolinea - più volte e, malgrado gli annunci sullo sblocco di fondi ottenuti grazie alla devoluzione di residui di Mutui Cassa DD. PP., ciò che i cittadini chiedono sono date e notizie certe, che ad ora mancano. I cittadini sono già stati ingannati più volte, già a partire dalla vicenda della Convenzione n. 3420 del 24/06/2009 con la Regione Calabria (Contratto di Quartiere II), che avrebbe dovuto finanziare già nel 2009 i lavori di ristrutturazione con 584.198,22 di soldi che non sono mai arrivati (addirittura il Comune ha dovuto provvedere di tasca sua ad anticipare fondi per pagare progettisti e geologi). Come è anche certificato nella risposta a mia interrogazione n. 101589 del 19/12/2013, il Comune non ha mai visto quei soldi e con molte probabilità il “buongoverno” di Scopelliti ha privato Catanzaro di questa ennesima opportunità che gli spettava di diritto. Ad oggi sappiamo dalla delibera n. 594 05/12/2013 che la Giunta ha approvato in linea tecnica progetto preliminare per 2.827.875,79, e da successivi atti formali che tale somma sarà ricavata, appunto, dai Mutui, ma migliaia di cittadini chiedono certezze, mentre ciò che hanno in mano è una scuola che un tempo era gioiello, e oggi è distrutta, e tanti disagi per soluzioni che dovevano essere provvisorie e invece sono diventate l'abitudine.
Ancora più intricata - continua la nota - è la questione della fermata di Piano Casa della Funicolare sulla cui vicenda, ricordo, ho presentato al Sindaco nei mesi scorsi ben due interrogazioni senza avere alcuna risposta. Il 9 aprile 2014 chiedevo al Sindaco, tra le altre cose, il motivo ufficiale della chiusura della fermata, quali iniziative politico-amministrative intendesse portare avanti per tutelare le ragioni del Comune (proprietario dell’impianto) e dei cittadini, a che punto fossero le trattative tra Comune di Catanzaro e FdC per l’acquisizione da parte di AMC della gestione della Funicolare.
Il 17 luglio 2014 ho presentato una nuova interrogazione al Sindaco Abramo, riguardante in particolare l’annunciato impiego dei fondi PRUSST per la risoluzione del problema. Voglio ricordare alcuni aspetti. Intanto, in base alla Convenzione per la gestione dell’impianto, stipulata il 28 aprile 1998 tra Comune di Catanzaro e Ferrovie della Calabria, e in base alle proroghe concesse di volta in volta con Delibere di Giunta comunale, delle quali l’ultima è la Delibera n. 662 del 19/12/2007 che proroga la gestione in capo a FdC fino al 2008, si evince che la Convenzione è scaduta e nonè stata più prorogata (come affermato dallo stesso Sindaco in Consiglio comunale). Il Sindaco ha annunciato più volte che, nell’ambito di interventi strutturali in materia di viabilità e trasporti, sarà effettuata dal Comune l’automazione della funicolare Piè Sala-Piazza Roma grazie alle risorse derivanti dalla rimodulazione dei fondi PRUSST, che permetterà, appena ultimato, il passaggio delle consegne dalle Ferrovie della Calabria all’AMC, e che l’AMC potrà quindi gestire direttamente la funicolare ed applicare una tariffa integrata destinata a favorire una maggiore fruizione dell’impianto. Peraltro il Sindaco, con diverso indirizzo, aveva annunciato che entro giugno sarebbe stato approvato il Bilancio e con esso il passaggio di consegne da FdC ad AMC; insomma, molta confusione, ma tant'è. Le domande al Sindaco, però, sono rimaste senza risposta: se la Convenzione è scaduta e non è stata più prorogata, quale è allo stato attuale il vincolo contrattuale e il riparto delle competenze tra Comune e FdC per quanto concerne gestione dell’impianto, oneri di sicurezza, ecc.? Quali sono i tempi previsti per l’attuazione della annunciata rimodulazione dei fondi PRUSST e quindi per le ricadute sulla Funicolare?
Insomma, - conclude Giglio - annunci, ma, di prospettive concrete, nulla. Di certo c'è una cosa: i cittadini meritano risposte certe, e ad oggi su queste ferite aperte ci sono soltanto parole. Gli annunci, da soli, non bastano più."