Percolato alla discarica di Celico, Molinari e Caligiuri (M5S): "La Procura intervenga tempestivamente!
"Le foto e i video diffusi dal Comitato Ambientale Presilano lasciano assai poco spazio all’immaginazione. La vecchia discarica di Celico, abbandonata da un'amministrazione facente parte di un sistema di potere consolidatosi nel tempo in Presila, è un cancro che rischia di distruggere uno dei polmoni più importanti del nostro territorio." E' quanto si legge in una nota di Francesco Molinari e Manlio Caligiuri del M5s.
"Un’area verde - si legge ancora - di così fondamentale importanza è continuamente messa a dura prova dalla speculazione dei privati e dall’ignoranza di una classe politica locale che - totalmente piegata a miopi interessi - mette a rischio la salute dei cittadini. Le immagini diffuse dal Comitato mostrano, senza ombra di dubbio, il grave problema ambientale abbattutosi a Celico e ripercuotentesi nella vallata sottostante. Il percolato che fuoriesce dalla vecchia discarica, infatti, si infiltra direttamente nel terreno, certamente inquinando la falda acquifera sottostante nonché - come se non bastasse - sporcando l’acqua del torrente Cannavino, utilizzata dai più per l’agricoltura".
"Come M5S - affermano Molinari e Caligiuri - non possiamo che dare voce e aderire con forza alla denuncia fatta dal Comitato Ambientale Presilano, accogliendo con soddisfazione e ringraziandoli delle azioni da loro già intraprese: la denuncia presso i Carabinieri di Celico e ai Noe, con conseguente denuncia alla Procura della Repubblica. Occorre indagare sulle circostanze che hanno portato alla fuoriuscita e sulla sua durata. Siamo altresì convinti della non più prorogabile caratterizzazione dell’area interessata dalla discarica e sostenitori della repentina bonifica della stessa, più che di una superficiale messa in sicurezza. Siamo da sempre per un cambio di rotta delle politiche ambientali portate avanti dalla Regione Calabria, che in questi anni di post commissariamento si sono rivelate inesistenti quando non altamente distruttive, nella quale prossimamente vogliamo entrare dalla porta principale per sostenere le ragioni di riscossa di un intero popolo umiliato".
"Porteremo il caso all’attenzione di un Governo spesso silente, affinché sia - senza scusa alcuna - consapevole dell’assoluta mancanza di regole che affigge il nostro territorio, abbandonato da istituzioni centrali obiettivamente complici. Non permetteremo più - concludono i Cinquestelle - che venga offesa l’intelligenza della popolazione calabrese nel mentre si attenta alla sua salute."