“Collegato Agricolo”, Coldiretti: una novità positiva

Calabria Attualità

L’approvazione sul filo di lana del P.d.L. 551/9^ ( Collegato Agricolo) ed i relativi emendamenti da parte dell’Assemblea Legislativa Regionale non è un miracolo ma quasi!

E’ stato uno degli ultimi atti di questa Legislatura e va accolto con favore perché – commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – pone fine ad antiche vicende e rappresenta un punto di partenza per la nuova legislatura e per coloro che si candideranno diventa quasi una sfida e un obbligo mettere al centro dei programmi il settore agricolo ed agroalimentare per i vasti interessi economici che rappresenta. Al nuovo Consiglio affidiamo il compito di approvare la L.R. sull’apicoltura e sul consumo del suolo agricolo.

Dopo 12 anni (l’ultimo provvedimento organico in agricoltura è la L.R. 24 del 2002) l’agricoltura, l’agroalimentare e più in generale il sistema agricolo calabrese - rileva Molinaro – ritornano centrali nello sviluppo ed ancor di più dopo anni di ruolo quasi notarile, all’unanimità il Consiglio Regionale è tornato ad essere responsabilmente decisivo nella definizione del testo finale, già approvato dalla seconda commissione Bilancio e che aveva l’attestazione di indifferibilità e urgenza.

Questo provvedimento atteso, voluto e difeso a più riprese nelle “piazze” dalla Coldiretti, non è una cosiddetta “legge mancia” bensì interventi organici che incidono direttamente sull’economia, sull’ambiente e i servizi e sono indispensabili anche per la piena attuazione del PSR 2014-2020. Nella stessa seduta – riferisce – su specifica e documentata richiesta della Coldiretti è stata prevista nella variazione di bilancio una somma di un milione di euro al sistema allevatori dell’ARA Calabria, che va ad attenuare le difficoltà esistenti.

Esprimiamo per tutto questo, - conclude - un sentito ringraziamento a tutti i componenti il Consiglio Regionale, poiché hanno saputo tracciare una significativa traiettoria di futuro e dedichiamo l’approvazione a tutti i sindaci calabresi e alle loro comunità che con Coldiretti hanno condiviso modalità e contenuti